martedì 1 ottobre 2013

IL CONTADINO E LA PIANTA



C’era una volta un contadino che aveva un campo. Nel suo campo cresceva una pianta che purtroppo non portava frutti, ma serviva solamente da riparo ai passeri e alle cicale con il loro canto.

Un bel giorno il contadino decise di abbattere la pianta infruttifera e non appena iniziò a vibrare i primi colpi per tagliarla, le cicale e i passeri iniziarono a supplicarlo di non abbattere il loro rifugio, perché altrimenti non avrebbero più potuto rallegrarlo con il loro canto.

L’uomo, non curandosi della supplica, iniziò allora a colpire la pianta con maggior forza e veemenza. Improvvisamente si aprì una breccia nel tronco che rivelò all’interno un alveare di api stracolmo di miele. Dopo averlo assaggiato ed averne apprezzato la bontà, il contadino, abbandonando la scure, decise di non tagliare più la pianta, ma anzi da quel momento ne ebbe la massima cura.

C’era una volta un contadino che aveva un campo. Nel suo campo cresceva una pianta che purtroppo non portava frutti, ma serviva solamente da riparo ai passeri e alle cicale con il loro canto.

Un bel giorno il contadino decise di abbattere la pianta infruttifera e non appena iniziò a vibrare i primi colpi per tagliarla, le cicale e i passeri iniziarono a supplicarlo di non abbattere il loro rifugio, perché altrimenti non avrebbero più potuto rallegrarlo con il loro canto.

L’uomo, non curandosi della supplica, iniziò allora a colpire la pianta con maggior forza e veemenza. Improvvisamente si aprì una breccia nel tronco che rivelò all’interno un alveare di api stracolmo di miele. Dopo averlo assaggiato ed averne apprezzato la bontà, il contadino, abbandonando la scure, decise di non tagliare più la pianta, ma anzi da quel momento ne ebbe la massima cura.

MORALE

Gli uomini per loro natura, non amano o rispettano il giusto, ma vanno alla ricerca dell’utile e profittevole.



Fedro

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