martedì 6 maggio 2014

ETHAN CHE AMAVA CARTER




ETHAN CHE AMAVA CARTER - Ryan Loveless - Dreamspinner Press

Trama:

Da ventiquattro anni Carter Stevenson convive con i tic e la balbuzie che lo hanno portato a sviluppare una timidezza cronica. Nonostante gli amici lo accusino di lasciare che la Sindrome di Tourette, dalla quale è affetto, governi la sua vita, Carter decide di lasciare la caotica Los Angeles per trasferirsi in una tranquilla cittadina californiana. Il suo proposito di passare inosservato e nascondersi, però, si scontra con l’esuberanza del nuovo vicino di casa, che irrompe nella sua vita solitaria e lo costringe a uscire e vivere.
Ethan mette in chiaro sin dall’inizio quello che prova per Carter, ma teme che il giovane non riesca a vedere oltre la sua lesione cerebrale, anche se è proprio questa a renderlo molto più in sintonia con le sue emozioni di quanto lo sia la maggior parte della gente. Per Carter invece il problema è un altro: troppe volte ormai è rimasto scottato da quelle che credeva anime gemelle, e non ha intenzione di mettere di nuovo a rischio il proprio cuore.
In un modo o nell’altro, Ethan è comunque deciso a dimostrargli che sono fatti per stare insieme. Fino a quando una cosa spaventosa non gli sconvolge la vita, costringendolo a cercare in Carter forza e sostegno. Riuscirà Carter a superare le proprie paure e ad aiutarlo quando più avrà bisogno di lui?

Voto:


Libro strano questo della Loveless, strano nome anche quello di questa autrice. Comunque venendo alla mia personale recensione devo dire che è un bel libro senza dubbio, ma che non mi ha trascinato in quel labirinto di passione che spesso cerchiamo in un romanzo. E’ un libro scritto in punta di piedi, anzi, in punta di penna. Due persone, due uomini normali che, nella loro normalità hanno qualcosa di imperfetto. Due vite parallele che finalmente si incontrano e si uniscono, RI-costruendo la loro integrità individuale con l’aiuto l’uno dell’altro. Un libro senza dubbio interessante, forse un po’ troppo incentrato sulle sindromi dei due protagonisti. Un libro che a tratti dà fastidio per la crudezza delle sue immagini, perché (diciamocelo) amiamo leggere di personaggi bellissimi e perfetti, senza macchia e senza paura. E invece no, la Loveless ce li presenta con i loro drammatici difetti, ma in cammino per la loro rinascita che può avvenire solo mediante l’unione dei due personaggi.
Bellissimo il passaggio a pagina 70:

Poi Ethan si staccò e lo guardò con un’espressione seria. “Non voglio le parole. È un pezzo strumentale. Come te: tu sei fatto di musica.”

Ethan sembrava trarre gioia dai tic che lui odiava di più. Li aveva trasformati in musica. I piccoli rimbalzi di note, gli arresti e le ripartenze della canzone di Ethan erano la musica della sua Tourette, una musica bellissima. E lui si era sentito bellissimo ad averla. Cercò quei tic guardandosi allo specchio, ma non si mostravano mai quando voleva vederli. Non era ancora pronto per tornare di là, quindi sedette sulla tazza chiusa. Si stava innamorando di Ethan. No, non si stava innamorando. Era innamorato. Di già. Era una certezza.

Una storia triste con un lieto fine, insomma. Eppure, quanto può essere triste la vita? Spesso molto di più che in un libro.


NB Il voto è del tutto soggettivo e viene strutturato ad un massimo di cinque stelle: scarso, sufficiente, discreto, ottimo, eccellente.

35 commenti:

  1. Questo è il romanzo che ho messo al primo posto tra i miei preferitissimi.
    Più che storia triste..direi che il tema affrontato è si drammatico...commovente,ma..la Loveless..ha saputo ,raccontare con grande maestria questo romanzo..si piange...si..ma ci sono anche momenti leggeri,che ti fanno sorridere.
    Sottolineare spesso che i due protagonisti sono affetti dalla sindrome di Tourette,forse l'ha fatto,ma ..chi di voi ha letto Ethan che amava Carter..ha dimenticato spesso..della loro situazione?
    Io si..ebbene,nonostante s'incentrasse sull'argomento..ho letto di due ragazzi che si amano,si aiutano l'un con l'altro...tanto da farmi capire..che essere una persona affetta da una malattia...o una persona senza problemi..non c'è alcuna differenza.
    Poi finisco appena torno..uff..ho altro da dire ...

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  2. Purtroppo non ho ancora letto il libro e qui di non posso commentarlo con voi ma ricordo di aver deciso di comprarlo appena letta la trama, ero sicura che con una storia così non avrebbe potuto che piacermi e sicuramente commuovermi.
    Ancora buona giornata a tutti, re e regine!

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  3. Anch'io concordo con quanto detto da Romy ( a proposito, ben tornata tra di noi!).
    Probabilmente è il punto di vista femminile. È vero che non c'è un gran coinvolgimento erotico o sessuale hot, ma questo avrebbe stonato secondo me.
    Ciò che traspare da questo libro è soprattutto la possibilità per i diversamente abili, disabili, comunque per tutti quelli che non vengono definiti "normali", di poter vivere una vita affettiva e sessuale come tutti gli altri.
    Camminando per strada puoi incontrare persone su sedia a rotelle, cieche oppure down o.... e ti ritrovi a fissarti soprattutto su ciò che le rende diverse da te, su ciò che "manca" loro... Di sicuro non immagini nemmeno che magari a casa hanno qualcuno che le aspetta, che le amano anche fisicamente.
    Questo è ciò che dimostra questo libro, in modo molto delicato e "femminile".
    L'amore non è esclusività dei belli e perfetti.
    Per fortuna....

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    1. Oh Gloria...il coinvolgimento sessuale c'è eccome..magari non è come in altri romanzi che siamo abituate a leggere,ma è quì che sta il bello...
      L'intesa sessuale,l'attrazione,l'amore..la tenerezza,la rabbia i momenti di sconforto ..è la stessa che proviamo tutti.
      La delicatezza con cui è stato scritto ,questo romanzo è..oddio..non ho parole per esprimermi..è devastante?
      Vediamo film ,leggiamo storie,con personaggi ""problematici"",scusate il termine,ma sono ignorante...comunque sia..e l'unica cosa di cui sono capaci di circondare questi ragazzi è l'amore della famiglia o la distanza in cui la società..si mantiene.
      Hanno un cuore..sono capaci di provare emozioni(non mi riferisco solo al romanzo,ma ai ragazzi reali)...hanno diritto di vivere una vita normale!!
      Forse,non avendo figli,non potrò capire appieno le preoccupazioni di un genitore,spero mi scuserete se dico cose senza senso..ma indipendentemente dal fatto dell'avere un figlio totalmente indipendente..all'avere un figlio che magari va seguito e capito un pò di più...saprete meglio di me..che da padri o da madri..si devono dare le stesse opportunità..
      Leggere Ethan che amava Carter..mi fa sperare che genitori,amici che nel loro piccolo..riescono a far sentire finalmente normali come meritano..ragazzi che faticano a trovare un posto nella società.

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    2. Non hai detto cose senza senso Romy, anzi! E non sei ignorante, ci sono persone che si credono importanti e non hanno la tua cultura, capisci 'ammè?

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  4. Per motivi personali, che credo tutti conosciate in parte, la tematica di questo libro mi coinvolge molto. Del romanzo avete colto tutti e tre l'essenza. Si commuove, ti fa stare male e bene, partecipi. Tutto vero l'ho provato anch'io leggendo. Volevo soffermarmi sul bisogno d'amore che queste persone hanno e mi riferisco a coloro che hanno disabilità psichiche. Perchè bisogna fare un distinguo. Questo tipo di disabilità è sconosciuto, non lo vedi se non nei comportamenti e, come tutto ciò che non vedi e conosci spaventa.. Si certo queste persone hanno desiderio di affetto, appartenenza famigliare, voglia disperata di amicizia. Come tutti noi. Spesso anche i "normali" non hanno amici, affetti, ricordate Vilander? Quello che spesso un disabile cerca soprattutto se la disabilità tocca la sfera neuropsichiatrica è contatto, amore e sesso, un uomo o una donna cui appartenere e che appartenga loro.Un cammino insieme con figli, amici, cene fuori, cinema vacanze. Qualcuno che sappia che se tremi, hai le convulsioni, balbetti o ti blocchi in un "assenza" per secondi o minuti è li e ricomincia a parlare da dove di si era fermato, o ti ricorda quello che hai dimenticato. Non facile vero?

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    1. Silva ,tesorina,mia...vedrai che un giorno tuo figlio troverà qualcuno che lo amerà per la persona che è.....oddio..pensa a quando diventerai nonna..eheheh..
      Un abbraccio forte ,cara

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    2. Cara Romy pensarmi nonna già mi fa tenerezza, chissà!! Volevo solo dirti che il tuo commento delle 12:56 è tutto fuorchè senza senso. Si sente che è un tema che ti coinvolge ed il tuo pensiero è molto dolce.

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    3. Silva,veramente quando vedo e sento cose,che mi toccano,più che dolce sembro una scaricatrice di porto!!

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    4. Dai mi fai ridere in ufficio. non mi posso giustificare dicendo che faccio/vedo cose divertenti il mio lavoro è aridissimo sotto il profilo divertimento. Ma perchè hai tolto il fiorellino? Eh Eh cuoricina?

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  5. Il film che abbiamo visto a Torino e del quale avevo postato, tratta questo tema vissuto da un padre di un figlio dawn. Delicato e commovente da un lato, ma anche ironico in alcuni punti.

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    1. L'avevo intuito. Anche qui in Friuli un ragazzo, volontario in in centro per ragazzi down, diventato poi amico del ragazzo che seguiva ha girato un film che tratta del viaggio di questo ragazzo in cerca di una donna, Lo hanno presentato qualche settimana fa a "Che tempo che fa" Ora non mi viene il titolo. Ci devo pensare

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    2. forse ho scritto troppo poche volte "ragazzo". Che dite ne aggiungo ancora un paio?

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  6. Le cose che state scrivendo sono molto profonde e fanno pensare...qualche tempo fa quando incontravo per strada persone disabili mi soffermavo a pensare magari ai loro genitori, a quello che doveva essere per loro affrontare ogni giorno difficoltà di ogni genere, ma sempre più ora mi ritrovo a riflettere sul bisogno di queste persone e sul loro diritto di avere una vita affettiva per quanto possibile simile a quella di tutti gli altri, e questo comprendendo anche il sesso, anche se mi rendo conto che ci sono disabilità più gravi di altre che magari possono rendere tutto questo quasi impossibile da ottenere.

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  7. Pensate a come la pubblicità e la televisione enfatizzi un certo tipo di aspetto, quali caratteristiche deve possedere una persona per essere considerata al top, giusta, alla moda..
    Ci vuole ben poco per ritrovarsi tra gli esclusi, gli emarginati, per creare danni nella psiche e nella consapevolezza di sé, specialmente negli adolescenti.
    Particolari che noi, adulti svezzati, non consideriamo con altrettanta importanza.
    Magari dimenticandici quello che abbiamo patito, subito, affrontato quando a nostra volta eravamo adolescenti ed abbiamo avuto le nostre pene...
    Quindi riportiamo alla memoria quelle pene ed ingigantiamole... forse riusciremo ad immaginare cosa possono provare le persone come Carter ed Ethan

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    1. Certo, se vedi le reti Mediaset, ti taglieresti le vene... mannaggia non fatemi parlare!!!!
      :-|

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    2. Sono felice che tu la pensi come me Eagle, io le ho completamente cancellate dalla mia esistenza, in realtà e' parecchio tempo che non amo più guardare la televisione, sono cambiati i miei gusti, sono invecchiata, insomma cresciuta, e preferisco leggere piuttosto che passare il tempo a guardare certa spazzatura. Inoltre detesto l'incremento esponenziale della pubblicità durante i programmi, e ora pago il canone solo per Ray yo-Yo e Ray Gulp, insomma per permettere ai piccoli di guardare Peppa Pig e company, che sicuramente e' più intelligente dei programmi Mediaset che per quanto mi riguarda hanno cessato di esistere parecchio tempo fa!

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    3. Naturalmente volevo scrivere Rai e non Ray ma l'ipad fa un po' come gli pare!

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    4. Apro e chiudo una parentesi: I telegiornali di Mediaset sono una porcata Berlusconiana, tre minuti di notizie, venti di propaganta a Silvio e venti di tette e culi al vento! Imbarazzante!

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    5. naturalmente volevo scrivere propaganda e non propaganta... e non ho neanche la scusa dell'I-pad :(

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    6. Immaginavo che la pensassi così...be' siamo in due...e per quanto mi riguarda la penso così da anni!

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  8. E' ufficiale! Se andate sul sito del Festival ci sono i vincitori:

    http://www.tglff.it/servizio/Highlights/I-vincitori-del-29°-TGLFF/ca_23738.html


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    1. Sono andata ora a vedere Eagle.....!

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    2. Fantastico, caro Eagle immagino tu abbia letto l'articolo di Lidia Borghi su cortometraggiblog.it. Spero di poterlo vedere

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    3. Sì. Lidia è una mia carissima amica. Ci conosciamo personalmente perchè collaboriamo entrambi per Progetto Gionata.

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  9. Per non parlare del TG delle cazzate come lo chiamiamo mio marito ed io ciè quello di Studio Aperto: a metà fra un Novella 2000 e la promo padron-Silvio

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  10. Aiutooooooo...
    Vi do un compito per domani: è da qualche ora che cerco casa per il mare.
    Che mal di testa!
    Il mio problema è che quest'anno non ne ho proprio voglia.
    Non che gli scorsi anni ne fossi felice..
    Ho provato in tutte le salse ha convincere i miei, ma nada de nada...
    Quindi vi chiedo di trovarmi un argomento valido per dissuaderli...
    Semplice no?

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    1. Magari Gloria puoi provare un argomento sempre valido....purtroppo....da anni....il mare e' inquinato? Io personalmente non ci metto piede dal 2002, intendo nell'acqua del mare, in spiaggia ci sono andata....non tante volte ma ogni tanto l'ho fatto!

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    2. Premetto che io adoro ol mare. Farò violenza su me stessa e ci provo. Quest'anno sarà piovoso e quando non pioverà sarà caldissimo. L'escursione termica porterà un umidità pazzesca. Di conseguenza le zanzare regneranno sovrane fi giorno le tigre e notte le nostrane. Questo non farà dormire e l'insonnia renderà tutti così nervosi da discutere continuamente. Per riempire le giornate piovose e nervose tutti mangeranno di più. Con considerevole influenza sul budget famigliare e sul peso dei singoli . Inevitabilmente bisognerà provvedere al guardaroba con ulteriore aggravamenti del budget. A quel punto la tensione avrà raggiunto livelli intollerabili il caldo e l'umido saranno tali da dover procedere alla ritirata strategica sui monti natali. In anticipo dovendo quindi pagare una penale che a sua volta inciderà. .............notte a tutti bei cuori a domani. Un particolare saluto al Prof. Che, giustamente orgogliosissimo del oroprio "prolo" avrà forse problemi a dormire. Notte

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    3. Beh, forse non accoglieranno questa tesi, ma io di sicuro mi sono fatta una bella risata. Ottima Medicina!
      Grazie di cuore...

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  11. Io non sono per il mare, essendo un montagnino, ma mi tocca portare il mio isolano spagnolo almeno una settimana. Non riesco a trovare scuse nè per te nè per me... mi spiace.

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  12. Le rarissime volte che vado al mare l'unica cosa che mi piace fare e' sonnecchiare sdraiata sotto l'ombrellone....

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  13. Io ci vivo in montagna. o quasi. I miei figli, col papi, in inverno vanno a sciare quasi ogni fine settimana.
    Sono proprio i bambocci a volere il mare, sguazzare in acqua x ore e ore.
    Io son l'ultima che scende in spiaggia e la prima (complice la cucina) a tornare a casa. Rimango pure sotto l'ombrellone ( a leggere) xché ormai la tintarella non mi attira per niente.
    Il discorso inquinamento non è sufficiente (a loro non interessa e noi andiamo in Abruzzo dove ci sono ancora le cosiddette spiagge blu).
    L'acqua dei laghetti, qui vicini, per loro non è sufficiente..

    Vabbé, vedrò come cavarmela senza dare il motivo esatto...

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  14. Anch'io un paio di volte sono stata in Abruzzo quando i miei bambini erano molto piccoli, bello devo dire.
    L'abbronzatura non fa più per me da anni, e le rare volte che metto piede al mare mi riempio di crema protettiva perché non voglio scottarmi...
    Ora vi lascio e auguro buona notte a re, regine, orsetti, stelline, insomma tutta l'allegra brigata, a domani, baci baci.

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