Domenica pomeriggio senza niente da fare. Che noia. Odio buttare via le mie domeniche e, in genere, i miei fine settimana in questa maniera. Durante il sabato avevo studiato biologia, avevo un esame lunedì mattina e, per una regola che mi sono prefissato, non si studia il giorno prima dell’esame. Mio fratello era uscito con la sua nuova ragazza, una biondina svampita che, ne ero certo, era tutta casa e chiesa fuori, ma nelle cui mutandine doveva esserci senz’altro un semaforo che controllasse il traffico dei mezzi in movimento, da tanti che ne vedeva passare all’incrocio! Comunque non era affar mio. Se mio fratello si voleva far del male, che facesse pure. Così, sedevo di fronte alla televisione a fare un po’ di zapping e mi stavo annoiando mortalmente. Anche se fuori pioveva, il caldo era insopportabile e il ventilatore girava allegramente sulla mensola della libreria, creando un leggero vortice di aria fresca. Ero quasi dell’idea di guardarmi un film in DVD, quando sentii mia madre dalla cucina urlare che c’era Ruggero al telefono. Perché cercava me? Dovete sapere che Ruggero è il migliore amico di mio fratello. Sono innamorato da lui da sempre. Ovviamente lui non sa e non sospetta nulla, almeno spero. Mi alzai annoiato dal letto della mia cameretta e mi avviai verso la cucina rispondendo alla cornetta: “Pronto?”
“Niente. Non ho nulla da fare, e tu?” borbottai sufficientemente annoiato.
“Mi sto rompendo allegramente le palle” fu la sia risposta. “Tuo fratello, da quando si vede con Mariella, mi dà continuamente buca. Ti va di andare a prendere un gelato?”
“Ma se sta piovendo!”
“Perché? Il gelato non si mangia quando piove?” chiese ironico.
Guardai fuori dalla finestra, stava diluviando in quel momento. “Non me la sento di uscire. Vieni qui da noi che mamma ha fatto il tirmisù, piuttosto” sbuffai annoiato.
“Grande! Adoro il tiramisù di tua madre.” esclamò entusiasta “Sono subito lì”.
Ruggero abita nella nostra via, due case più in là, quindi calcolai cinque minuti di tempo, misi giù il telefono e urlai a mia madre che stava arrivando Ruggero. Giusto per assicurarmi che lei non avesse ancora la vestaglia di casa addosso. Passando davanti alla porta del salone vidi mia madre seduta elegantemente sul divano, perfettamente vestita con gonna in tweed e una camicetta di seta in tinta, con un libro in mano e gli occhiali da leggere nell’altra, mi guardò come se avessi le antenne sulla testa. Dimentico sempre di essere il figlio di una donna e di un uomo che rasentano la perfezione.
Decisi che era il caso di dare una sistemata, ogni volta che viene Ruggero a casa nostra, cerco di fargli una buona impressione. Insomma, sapete com’è quando si è innamorati di una persona. Ed io avevo una cotta per lui da qualcosa come… che so? Dieci anni? Forse di più. Comunque sia, sistemai il copriletto, misi via i libri di scuola, mi infilai una maglietta pulita perché ero a torso nudo per il caldo e spensi il televisore.
Io e mio fratello siamo gemelli. Aspettate, prima di dire “Che bello”! Fortunatamente siamo eterozigoti, completamente diversi. Sì, ci si assomiglia un poco, ma siamo proprio il giorno e la notte, anche caratterialmente. Volete un esempio? Lui sta facendo ingegneria aerospaziale, io scienze naturali. Lui frequenta una squadra di calcio e ci riesce anche bene, io faccio atletica e faccio pena. Lui adora la musica Heavy Metal, io la musica pop in genere. Nel tempo libero lui va in bicicletta e in skateboard, io dipingo e adoro cucinare. Chi è quello gay, secondo voi? Basta dirvi che Paolo è un etero convinto mentre io, crescendo, mi devo essere guastato da qualche parte e sono omo. Non che si veda, per carità. Non vado in giro sculettando e con i polsi slogati, vestito alla moda e con colori inguardabili. Sono frocio dentro, insomma, non fuori. Comunque lui è il classico tipo che va forte con le ragazze, ne cambia una alla settimana o quasi. Io invece ancora non ho trovato il ragazzo che faccia per me. Forse perché sono troppo innamorato di Ruggero per rimaner infatuato da qualcun altro.
Il campanello della porta suonò distogliendomi dai miei pensieri, andai ad aprire e mi trovai davanti al sogno erotico della mia pubertà “barra” adolescenza: in tutto il suo splendore. Mi sorrise e mi colpì la spalla con un leggero pugno. “Ehi, campione! Ciao Clara” gridò a mia madre dall’anticamera.
“Ciao Ruggero, come sta la mamma?” chiese lei, più per dovere che per interesse, mia mamma e Lucia si sentivano quasi ogni giorno.
“C’è la zia da noi, stanno chiacchierando del più e del meno. Le ho lasciate in sala mentre stavano discutendo sull’ultimo film di Eastwood. Ha detto di fare un salto da loro se hai voglia di un tè”.
Ci infilammo in cucina, lui si sedette al tavolo e io aprii il frigorifero, presi la terrina del tiramisù, tolsi la pellicola trasparente e tagliai un’abbondante fetta di dolce che servii su un piatto e lo appoggiai davanti al mio Sig. Polluzione Notturna Personale. Mi sorrise in ringraziamento e dopo essersene gustato un’abbondante boccone, che avrebbe fatto invidia ad un pitone, urlò a mia madre in apprezzamento: “Clara, è fantastico questo tiramisù. Ti sei superata!”.
“Grazie, tesoro” rispose mia madre.
Ruggero e noi siamo praticamente cresciuti come cugini. Le nostre mamme sono due vecchie amiche dell’oratorio che sono amiche da sempre. Ora che mi ricordo sono entrambe testimoni di nozze l’una dell’altra. Con le nostre famiglie abbiamo fatto parecchie vacanze insieme in passato. Ruggero ha un anno più di noi, ma in prima liceo è stato bocciato ed è finito in classe con mio fratello, io invece ero in un’altra sezione, così la loro amicizia si è saldata maggiormente. A me toccava guardarlo da lontano, sospirare di desiderio, me lo vedevo gironzolare per casa, lo ammiravo sulla spiaggia in vacanza, disteso al sole in costume da bagno o studiando i suoi muscoli mentre giocava a pallavolo.
Un tormento!
Mia madre entrò in cucina, con l’ombrello in mano: “Ragazzi, vi lascio soli, se non vi dispiace. Vado da Lucia a prendere il tè che mi ha promesso”.
Così rimanemmo in casa da soli. Presi due bicchieri e versai del succo di frutta. Ruggero finì il dolce e me ne chiese un altro bicchiere. “Ma quanto è buono il tiramisù di tua madre?” chiese retoricamente, quindi ruttò sonoramente.
“Altezza Reale, che finezza!” gli dissi per prenderlo in giro.
“Principessa!” rispose facendomi un inchino con la testa.
Sentii una punta di dubbio trapanarmi il cervello, l’aveva detto apposta al femminile? Sospettava qualcosa? Decisi di cambiar discorso: “Che facciamo? Guardiamo un film?”. Presi il piatto e i bicchieri, li sciacquai nel lavello e li misi in lavastoviglie. Poi uscii dalla cucina e lui mi seguì: “Mettiamo un po’ di musica? Non ho voglia di guardare un film, con questo tempo finirei per addormentarmi”.
Entrammo nella mia camera e lui si buttò sul mio letto mettendosi le mani dietro la testa. La sua camicia si alzò un poco lasciando intravedere una linea scura di peli che sparivano nelle sue mutande. Deglutii e distolsi lo sguardo. “Cosa vuoi sentire? Ho preso questo CD nuovo di un cantautore irlandese, ti va?”
“Se non è la merdosa musica che ascolta tuo fratello, va sempre bene”.
Uno a zero per me, Paolo. Beccati questa.
Luka Bloom cominciò a cantare per noi la sua cover personale di ‘Bad’ degli U2. Quando il pezzo andò smorzandosi, Ruggero sospirò: “Bella!” poi si alzò dal letto e si tolse la camicia a quadri: “Cazzo, che caldo!”
La bocca mi si seccò immediatamente divenendo come carta vetrata. Mi sembrava di essere nel mezzo del Sahara e la visione dei suoi pettorali mi ricordarono le dune di sabbia. Nel frattempo il disco continuava la sua musica.
“Certo che tuo fratello è proprio uno stronzo” affermò ributtandosi sul letto. “Da quando ha incontrato Mariella è sparito”. Stava guardando il soffitto e ne approfittai per accarezzarlo con gli occhi. La visione del suo torace era perfetta. Cominciò a venirmi duro.
“Sarà innamorato” aggiunsi io con la bocca impastata.
“Innamorato?” mi chiese ironico “Ma dove vivi, Filippo? A tuo fratello piace pucciare il biscotto!”
“Sì, me ne sono reso conto. Perché a te no?”
“Io? Io no. Sono diverso”.
In che senso, scusa. Volevo chiedergli. No perché, se intendi ‘diverso’ come dico io, anche io sono ‘diverso’. Quindi vieni qui e piantami la lingua in gola.
“Mi sa che ci tocca stare insieme io e te” continuò.
“Lo dici come se fossi un rimpiazzo” esclamai quasi arrabbiato.
“Ma no, scemo. Lo sai che voglio bene a tutti e due”. Pausa. “Ma in maniera diversa”.
“O certo, lui è il tuo migliore amico, infatti. Io sono solo il fratello di Mr. Amico Perfetto” mi stavo proprio arrabbiando.
Si alzò poggiandosi sui gomiti e mi guardò strano: “Hai le tue cose o sei meteopatico?”
Sbuffai nervosamente: “E’ questo tempo di merda” mentii.
“Vieni qui” disse spostandosi sul bordo del letto verso il muro.
Mi sedetti sul materasso; sul ciglio, come un uccello su un trespolo. Sembravo il pappagallo sulla spalla di Long John Silver (1). Ero troppo nervoso. Ora non alzate gli occhi al cielo, per favore. Cosa fareste voi se aveste sdraiato nel letto il vostro sogno erotico di sempre? E per di più a torso nudo, completo di pettorali e addominali e di due bellissimi capezzoli rosa che chiedevano – anzi imploravano – di essere leccati? E vogliamo parlare dell’ombelico, da dove partiva quel bellissimo sentiero di peli scuri che spariva sotto il bordo elastico delle mutande?
“Hai ragione fa caldo” dissi annuendo. E i pantaloni mi si stanno restringendo, aggiunsi mentalmente pensando al cavallo dei calzoni che cominciava a tirarmi pericolosamente sul davanti.
“Togliti la maglietta”.
Non potevo contraddirlo. Uno che ha caldo cosa fa di solito? Si spoglia. Logico.
Mi sfilai la camicetta dalla testa e la gettai sulla sedia poco distante. L’aria smossa dal ventilatore rinfrescò immediatamente la patina di sudore che avevo sulla pelle. Mi distesi al suo fianco.
“Vuoi raccontarmi cosa c’è che non va?” mi chiese fissando il soffitto.
Pensai che avrei fatto prima a dirgli quello che andava per il verso giusto. Feci spallucce.
“Sono il tuo migliore amico, no?”
“Veramente sei il migliore amico di mio fratello”. Appena finii la frase me ne pentii.
“Ehi, campione, mi offendi! Non credi che sia anche il tuo migliore amico?” si lamentò.
“Si, scusa, non voleva suonare così offensivo” ammisi. “E’ che…” A quel punto non potevo più star zitto. "Quando hai un amico… intendo un ‘amico amico’… accetti tutto di lui, vero?” domandai incerto.
“Si, certo”
“Quindi visto che sei il mio migliore amico, mi accetteresti per quello che sono, mi ascolteresti e mi aiuteresti, non mi cacceresti come un cane rabbioso… anche se quello che dicessi ti offenderebbe e ti farebbe arrabbiare, addirittura. Giusto?”
Fece un mugugno mentre ci pensava sue e poi: “Si, credo di sì.”
“Eh no” protestai “Non puoi avere dubbi altrimenti non ti dico niente. Allora, è giusto o no?”.
“Va bene, giusto”.
“Sei sicuro?”
“Sì”
“Sicuro, sicuro?”.
“Cazzo, Filippo! Sì, sono sicuro”.
“OK” Cercai di trovare le parole ma non riusciva a venirmi in mente nulla. Dovevo partire dalle api e dall’impollinazione dei fiori? Oppure dal fatto che si è scoperto che gli animali hanno comportamenti omosessuali, ma non sanno cos’è l’omofobia? Forse potevo raccontargli il fatto che due pinguini dello zoo di Madrid si amano e si corteggiano come se fossero maschio e femmina?
“Quindi?” urlò esasperato del mio silenzio.
Sobbalzai: “Sono gay!”.
“Tutto qui?” chiese alzandosi sui gomiti e guardandomi in faccia. Fece un sorriso sghembo. Uno strano sorriso sornione, che intendeva qualcos’altro. La sua reazione non mi sembrò strana. Chissà perché?
“No, non è tutto”.
“Cazzo, Filippo, non mi dire che l’hai fatto con qualcuno senza il preservativo e ti sei beccato l’AIDS!” esclamò spaventato.
“No, no, no” mi affrettai ad aggiungere.
“Ah, meno male” sospirò lui “Mi hai fatto spaventare”.
“E’ che sono ancora vergine. Non l’ho mai fatto”.
Mi guardò negli occhi e sorrise “Filippo, guarda che hai quasi ventun’anni. Datti una mossa”.
“Ma non posso” piagnucolai.
“Non ti si rizza?”.
“Oh, sì eccome!” soprattutto quando me lo meno pensando a te, volevo aggiungere. “E’ che sono innamorato di un tipo e tutti gli altri non esistono”.
“Fagli una dichiarazione. Al limite ti riderà in faccia!”.
“Ok” sospirai “Ruggero, ti amo da una vita e vorrei che tu fossi il mio ragazzo”.
Improvvisamente le sue labbra furono sulle mie e le sue mani nel miei capelli, la nostra pelle nuda venne in contatto e poi…
Poi mi persi nel bacio.
Sentivo arricciarsi le dita dei piedi, le nostre lingue danzavano tra di loro e le sue labbra carnose sulle mie. Allungai le mani verso il suo corpo e lo strinsi a me come se volessi farlo entrare di me, dentro il mio corpo. Finalmente era mio. Il sogno della mia vita, il ragazzo che avevo sempre amato era lì e mi stava baciando con lo stesso trasporto. Capii immediatamente perché avesse detto che voleva bene sia a me che a Paolo ma in maniera diversa. Lui era il suo amico, io gli piacevo, mi voleva bene MA in maniera diversa.
Quando si staccò da me, anni luce dopo, mi guardò sorridendo: “Scemo. Non potevi dirlo prima?”.
Mi prese la mano e se la portò sull’inguine, sentii la sua erezione sotto il cotone dei pantaloni. Poi la sua sul mio, a strofinarmi languidamente.
“Hei campione, abbiamo scoperto un’ottima nuova ricetta per il tiramisù!”
(1) Personaggio de “L’isola del Tesoro” di Robert L. Stevenson
Eccomi qua. Hai promesso di postare oggi ed io, curiosa, sono venuta a sbirciare. Bello, mi è piaciuto, non ho letto tutti i tuoi racconti, ma questo lo metto fra i momentanei preferiti cioè Libero da me e quello che hai scritto nel gennaio 2013 sui Calzini. Bella la descrizione della ragazza di Paolo, somiglia a un paio di donne che conosco.......Bravo!
RispondiEliminaGrazie Silva, l'appuntamento è per ogni mercoledì. Se la mia musa non mi abbandona... :/
RispondiEliminaGiorno Silva ,giorno Eagle..mercoledì iniziato con il sorriso .Sig. Polluzione notturna personale...ahahahhahah..mi è piaciuto tantissimo..Bravissimo ,mo chi ci smuove più da quì?
RispondiEliminaCiao a tutti e tre, innanzitutto divertentissimi i silenziosi pensieri di Filippo (anche il mio figlio maggiore si chiama così, quindi mi piace ancora di più), poi Sig. Polluzione notturna personale mi ha fatto morire dal ridere, come ha fatto a venirti in mente...divertentissima definizione! Per finire l'accenno all'irresistibile sentiero del tesoro che ci hai fatto conoscere grazie ai tuoi bellissimi gnocchi, insomma cosa chiedere di più al nostro amico Eagle in questo uggioso mercoledì? Come Romy e Silva aspetto il prossimo racconto, intanto continuerò a leggere quelli che mi mancano e sicuramente rileggerò quello di oggi...ah, dimenticavo, la prossima volta che mangerò un tiramisu' penserò al delizioso doppio senso finale...bravissimo Eagle!
RispondiEliminaAlice ciao ,cara...vedo che anche a te..a parte i racconti di Eagle,ovviamente...gli gnocchi e il tiramisù..sono rimasti impressi..beh d'ora in poi cucinare..sarà più divertente :P
RispondiEliminaPenso che sia inevitabile non essere attratte da tutti gli gnocchi che Eagle gentilmente ci propone, ed ora oltre il primo piatto abbiamo anche un meraviglioso tiramisu', sicuramente così la cucina diventa tutta un'altra musica, vero cara Romy?
RispondiEliminaOddio si *.*
RispondiEliminaAnche perché pensavo Romy, ma tu dalle tue parti gnocchi simili ne vedi mai? A volte ne parlo scherzando con mio marito e quindi abbiamo elaborato una teoria: se nel nostro quartiere esistono questi esemplari non li vede mai nessuno perché vivono nelle palestre e non escono proprio....ma forse proprio non ce ne sono davvero! E quindi possiamo solo guardarli qui e sospirare!
RispondiEliminaIo adoro cucinare, A mio marito piace mangiare. Anche se mi urla dietro perché poi deve farsi chilometri a correre per smaltire la pancetta. Gli gnocchi non li faccio quasi mai, forse perché me li faccio ogni giovedì sul blog.
RispondiEliminaNo Alice...non se ne vedono..voglio cambiare luogo..ecco!!
RispondiEliminaEagle..te che ti lamenti..hai lo gnocco spagnolo..e pure te sei gnocco,solo per il fatto che hai gli occhi verde/grigio..
E comunque parlando di tiramisù..Alice ma hai dato un occhiata ai racconti gay?Io volevo tanto leggerli,ma ehm...non credo di farcela al momento..lo sguardo capita sempre altrove XD
Ho una certa età e sono a rischio infarto *.*
E sicuramente i tuoi gnocchi sono molto graditi, comunque che bello...un uomo che adora cucinare, anche mio marito pasticcia parecchio in cucina, fa la pizza, il pane, insomma non posso lamentarmi, lui si sbizzarrisce e io invece cucino le cose di ordinaria amministrazione, insomma l'artista e' lui. Io invece gli gnocchi (quelli veri) me li faccio cucinare da mia suocera che e' brava....ma i tuoi gnocchi sono davvero una gioia per la vista!
RispondiEliminaAlice,donna fortunata -.-''..io e Eagle abbiamo due uomini che mangiano e basta..poi ci spieghi come fai a metterlo sull'attenti(in cucina,a cucinare)
RispondiEliminaCara Romy, mi consola sapere che anche da te non si vedono gnocchi simili...comunque hai ragione tu...Eagle oltre ad avere lo gnocco spagnolo penso che sia gnocco pure lui con quegli occhi e non sfigurerebbe in mezzo agli altri, peccato che non lo scopriremo mai! Parlando di tiramisu ho dato uno sguardo ai racconti gay...ne ho letto qualcuno, mamma quanto sono hot....e comunque come te sono stata molto distratta da altre....immagini, ci siamo capite! Per quanto riguarda l'età credo di avere addirittura qualche anno più di te, anch'io rischio grosso!!!!
RispondiEliminaComunque Romy, mio marito si sbizzarrisce solo il sabato in cucina, e non sempre!!
RispondiEliminaCara Alice solo di 4 anni ci separano ,dai,siamo due vecchiette arzille XD..
RispondiEliminaMi devo concentrare sui racconti ..mettere un paraocchi ..dimenticare che nella prima storia ..sono raffigurati Dale e Corby..e il gioco è fatto ...poi da lì tentare con il secondo..
E no! Mio marito lava e stira... e anche bene. Non lo cambio con nessuno. Lo adoro. :D
RispondiEliminaAnche io faccio il pane. Per il maritino di Alice: suggerisco il pane nero con una tritata di frutti secchi (nocciole, mandorle, anacardi e noci) e uvetta rossa e nera. L'ho fatto a Pasqua, era stratosferico. Su 500 gr. di farina nera ci vuole un 80 gr di tritato e di uvetta secca.
Eagleeeeeeee...ma così ci fai invidia il doppio...quest'uomo è perfetto..ha per caso un gemello?Io e Alice ce lo dividiamo..lava e stira..un giorno da me un giorno da lei
EliminaGià! Ed è pure bbbbbbono! Ah ah ah ah :D
EliminaO Signur..allora è sprecato nei lavori domestici *.*...Aspetta parliamo del professore spagnolo gnocco o del suo gemello?Va beh son sprecati entrambi ,allora per i lavori di casa,si si
EliminaAh ah ah! :D
EliminaNon ha un gemello. E' solo ed unico. Ed è MIO!!!!
Sprecato? Devi vedere quando stira nudo! Una gioia per gli occhi. ^_^
Sgrunt..avevo capito del gemello..e comunque se volevi farmi invidia..sappi...CHE CI SEI RIUSCITO..cattivo :((
EliminaOra ho l'immagine sexy dello gnocco spagnolo e,non va bene,ma la colpa è solo tua!!
Mi sono persa nel blog ;P..va beh Alice,tanto hai capito a quale messaggio mi riferisco XD
RispondiEliminaAh beh..allora..da domani..tuo marito ,il professore spagnolo gnocco e il mio compare Turiddu..a dieta -.-''..ci mettiamo in sciopero
Ma se siete due bambine!!! Alice se sei del 69 hai otto anni meno di me.Quindi Romy ne hai cinque meno di me. Les joeux sont fait.
RispondiEliminaEagle..il 69 ci ha fatto dare i numeri a tutti quanti..se ho 4 anni meno di Alice..e lei ne ha 8 meno di te..io ne ho ehm..13?Credo?
RispondiEliminaAlice togli quel 69..oddio che confusione ma 8+4 fa 12..perchè ho detto 13?Cacchiarola..mi son persa sul serio
RispondiEliminaAnche se la matematica è alquanto confusionata, siete comunque due bambine! :D
RispondiEliminaMamma mia Eagle, anch'io adesso ho davanti agli occhi l'immagine di uno gnocco spagnolo che stira nudo, e poi lava pure? Sono invidiosa come Romy, che visione che deve essere! Guarda che veniamo da te e te lo rubiamo....!!! Comunque io sono nata nel 69, ebbene si, tra poco i miei anni saranno 45 ma ringraziandoti per avermi definito una bambina insieme alla più giovane Romy ti dico che dentro mi sento come se ne avessi 20 soprattutto oggi pomeriggio...con voi mi sto divertendo come una ragazzina, e' bellissimo, dovremmo incontrarci, pensa che risate che ci faremmo tutti insieme! Ti ringrazio per la ricetta, la passero' a mio marito, sarà felice di poter sperimentare...
RispondiEliminaCara Romy, tu invece concentrati sui racconti e intanto puoi sbirciare ugualmente quegli gnocchi moooolto svestiti, come ho fatto io...lo so e' un po' difficile, io ne sto leggendo un po' per volta perché la temperatura e' davvero altissima, molto,molto hot!!!
Comunque almeno Romy abbiamo saputo l'età del nostro amico gnocco Eagle...anche se c'è stata un po' di confusione...con le cifre! Eagle, insomma tu e tuo marito siete la coppia perfetta, tu cucini, lui lava e stira, che tesori, vorrei proprio vedervi, sono sicura che siete meravigliosi!
RispondiEliminaIo sto ancora facendo un pò di conti..speriamo che il professore gnocco..non insegni matematica..altrimenti siamo rovinati..è quel 5 che non torna..in teoria se te sei più giovane di 8...io ne ho 4 meno di te..ma 5 meno di Eagle..qualcosa non torna.no!!
RispondiEliminaEcco ora Alice(non mi menare)ho l'immagine di tuo marito che cucina la ricetta di Eagle ,nudo!!
Adesso devo concentrarmi e immaginarmi il mio compagno senza niente addosso..mhm...magari mentre fa le pulizie in casa *.*
Mi diverto anch'io con voi,tantissimo
OHHHH siccome mi son persa ,nuovamente,dove lo trovo il post di Eagle che ha appuntamento con lo gnocco spagnolo?
Lo sai che anch'io mi perdo in continuazione nel blog? Bisogna fare qualcosa altrimenti divento matta, sei troppo forte Romy, ti concedo di immaginare mio marito nudo che cucina la ricetta di Eagle, non preoccuparti! Comunque tu hai 12 anni meno di Eagle e 4 meno di me, insomma sei la più giovane, questo e' certo..
RispondiEliminaEagle ci puoi aiutare a non perderci più nel tuo blog?
Si lo so che son 12..ma è quel 5 che mi tortura..da dove salta fuori?Bah comunque sia siamo coetanei su su..senza troppe pappardelle XD
RispondiEliminaRipensandoci, caro Eagle, posso lasciarti il tuo gnocco spagnolo che stira nudo perché io invece....voglio proprio te!!!!! Sei l'uomo ideale, quello che ama cucinare, perché io a lavare e stirare non ho problemi ma cucinare....a volte un po' mi pesa!
RispondiEliminaAllora ragazze/i siete fuoriii. Sono entrata a casa di Eagle per beccarmi i gnocchi del giovedi e mi sono letta tutta la vostra discussione di ieri: beate voi ragazze vi siete divertite proprio un sacco peccato io ho lavorato come un asino e finito tardissimo quindi non ho potuto partecipare. Comunque dirò la mia. Mi sono persa gli occhi grigio azzurri di Eagle dov'è che li avete visti? E il racconto con il Prof/*Gnocco spagnolo dove stà? Eagle non puoi farci soffrire così facci sapere di più: come vi siete incontrati/innamorati/dipendentizzati?
RispondiEliminaPer non farti sentire in mezzo alle bambine Eagle ti dico che io ne ho 52 mio marito 54 anche lui fa le pulizie (non nudo) io cucino (non nuda che cucinando e pericoloso) ed apprezzo sempre gli Gnocchi (come mio marito le gnocche direi) quindi mi faccio gli occhi molto volentieri. Ehm, "carismatico" il tuo uomo......ottima scelta
Cara Silva, ieri ci siamo divertite tantissimo, e' vero, peccato che tu non ci fossi, io personalmente mi sono presa un pomeriggio libero dalle faccende domestiche e l'ho dedicato a questa divertente conversazione! Comunque non abbiamo visto gli occhi grigio verdi di Eagle, magari ce l'avesse concesso, lo ha scritto lui stesso nel post Gnocchi cerulei che trovi naturalmente tra gli gnocchi. Dice che lui non e' gnocco, ma e' pasta lessa, io però non ci credo....
RispondiEliminaComunque anche tu sei divertentissima,alla prossima chiacchierata, cara Silva!
I miei occhi sul blog non li vedrete mai! Neppure quelli del prof. Mi spiace. Comunque, stavo pensando che, avendo appena parlato al telefono con mia figlia, lei sostiene che io assomigli a Hugh Laurie (Dr. House). Io lo trovo sconfortante... :'(
EliminaDimenticavo, tuo marito e' in buona compagnia, anche il mio apprezza moooolto le gnocche!!!!!!
RispondiEliminaSai Alice è doveroso nutrire lo corpo e spirito con "cibi di conforto"
RispondiEliminaInfatti lungi da me impedire questo a mio marito, figuriamoci, cara! Tanto la cosa e' reciproca, ad ognuno i suoi .....gnocchi!!!!
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