sabato 24 dicembre 2011

NORTHSTAR

E’ risuscitato! No, non sono fuori di testa, non ho confuso Natale con la Pasqua.
Sto parlando di Northstar, un super-eroe della Marvel che qualche anno fa era stato ucciso da Wolverine durante un processo scientifico-tecnologico dell’HYDRA, che lo aveva portato inesorabilmente alla pazzia. L’artigliato canadese lo aveva praticamente trafitto contro una parete e Northstar, era definitivamente morto. Devo aggiungere con mio sommo dispiacere, perché era una delle poche figure dichiaratamente omosessuali dell’universo Marvel.
Ma arriviamo ai giorni nostri: ho acquistato il nr. 3 di FF in edicola in questi giorni e trovo piacevolmente una storia che racconta nuovamente dell’Alpha Flight, gruppo combattente che include il suddetto super eroe.
Pare che nei successivi numeri, questo gruppo sarà ospite fisso della rivista.
Northstar alias Jean-Paul Baubier è un mutante canadese che, insieme alla sorella Aurora, era stato fondatore del supergruppo Canadese degli Alpha Flight per poi passare nel gruppo degli X-Men. Le sue capacità sono quelle di muoversi e volare a velocità supersoniche, oltre che possedere un’eccellente resistenza all’attrito provocato dall’aria che, in caso contrario gli ridurrebbe il corpo in pzzi. Il suo fisico gli garantisce anche uno straordinario equilibrio e agilità. A queste capacità fisiche si aggiunge quella più complessa relativa alla manipolazione della luce che è successivamente aumentata fino a generare delle vere e proprie esplosioni di energia termica.In aggiunta alla mutazione Jean-Paul è un buon combattente corpo-a-corpo soprattutto nelle arti marziali. E’ stato uno sciatore a livello olimpico, un ginnasta ed un esperto scrittore. Di carattere irascibile, spesso Northstar entrava in conflitto con i compagni della Alpha-Flight, soprattutto Sasquatch, poiché quest’ultimo corteggiava spudoratamente la sorella. Questa conflittualità venne aggravata quando Jean-Paul cominciò a mostrare evidenti segni di personalità schizofrenica. Per un breve tempo lasciò il gruppo e tornò all’attività sportiva diventando campione olimpionico, ma dovette consegnare i suoi trofei e lasciare l’agonismo quando divennero noti i suoi poteri. Ritornato negli Alpha-Flight, Northstar adottò una bambina di nome Joanne, affetta da AIDS. Dopo la morte della piccola, Jean-Paul decise di rivelare ai compagni di squadra e al mondo intero la propria omosessualità, che non aveva ma ammesso esplicitamente.
Vi sembra giusto che lo abbiano fatto morire, dunque? A me proprio non andava giù e infatti eccolo redidivo sulle pagine di FF, e nel gran finale della storia eccolo rinnovare i suoi sentimenti al compagno Kyle, suggellando le sue parole con un bacio.
Che teneri!
Un caro saluto.


domenica 18 dicembre 2011

ANGELI




Week end come usuale nel Comesotto-Varesasco, questa volta più verso Como. Sabato sera eravamo invitati da amici a Laglio. Un Christmas Party in piena regola. Invitati una trentina scarsa di persone, i padroni di casa con due dei quattro figli più una ventina di amici. La casa, bellissima, è vicina alla villa di Mr. Clooney. E’ una casa di paese, ristrutturata molto sapientemente. Io conoscevo solamente il padrone di casa, oltre al Professore ovviamente, ma devo ammettere di essermi trovato molto bene.  La tavola era preparata con tantissimi manicaretti fatti in casa da ognuno degli invitati, pranzo in piedi ovviamente. Nel camino della bella cucina, uno dei ragazzi aveva fatto un bellissimo presepe con legni e muschio, come quelli che piacciono a me. Ci dividiamo in due gruppi, in maniera del tutto casuale e naturale, noi scendiamo in taverna con altri dieci/dodici persone e un gruppo più o meno dello stesso numero rimane in cucina. La taverna è accogliente: la volta di sasso racchiude una stanza di otto metri per quattro dove sono sapientemente posizionati un divano a “elle” di tessuto bianco con grande tavolino in legno, poltroncine di diverso stile ma tutte antiche fanno da corona. Nell’angolo c’è un tavolo rotondo con una tovaglia rossa e stoviglie in tinta. La stanza dà sul giardino che è stato ripulito e riadattato da poco, peccato non poterne usufruire per il freddo. La conversazione è molto leggera ma anche interessante, scopro una coppia di signori che sono nativi di Bolzano e mi diverto a parlare con loro della montagna e dei miei parenti altoatesini, altri due hanno la passione della pittura come me anche se io sono decisamente un dilettante. Insomma un bel gruppo di persone che non mi hanno senz’altro fatto sentire un intruso. Verso la fine della serata una delle invitate fa apparire magicamente dei rotolini di carta ai quali è attaccato un cioccolatino, un biscotto, una caramella, ognuno è pregato di pescarne uno come piccolo presentino natalizio. La signora ci spiega di aver fotocopiato un libro che parla degli angeli, ad ognuno di noi dovrebbe capitare l’angelo al quale siamo stati assegnati. Il mio recita queste parole:

Angeli del Governo Sottile
Sono adibiti al controllo e all'equilibrio fra gli uomini, gli animali, il mondo vegetale e minerale. Cooperano con gli elfi e le fate. Risvegliano in te l'antico richiamo della Natura per amarla e rispettarla.
Gli Angeli del Governo Sottile li scegli quando il tuo amore è sbilanciato o solo verso te o solo verso gli animali o le piante, e vuoi trovare un equilibrio per donare i tuoi tesori a tutte le energie del Creato.

Carino, no? Senz’altro meglio di qualcun altro al quale è capitato l’Angelo della disperazione, o l’Angelo della malattia!
Ogni invitato legge ad alta voce il proprio bigliettino: al povero Professore è capitato il testo più lungo e più complesso di tutta l’assemblea. Con il suo sensuale accento spagnolo è costretto a leggere ad alta voce questa spatafiata:
 

Angeli Della Verità
Questo angelo ti aiuta a sperimentare nel profondo la tua verità. Ti fa sentire finalmente esente dalle convenzioni imposte dagli altri. Ti fa capire che quello che è giusto per te può non esserlo per un altro, che quello che “ora” è giusto per te, può non esserlo domani. Ti porta a capire il gioco degli opposti della vita e che la scelta di combattere il male per il bene è un’illusione e che l’unica realtà è la verità dell’amore che ti spinge verso l’esperienza, senza giudicarla, liberandola dalla paura, trasmutandola in una modalità del tuo risveglio interiore.Gli Angeli della Verità li scegli quando senti che dentro di te parla una vocina che ti aiuta a passare oltre la mente, oltre le emozioni e per un istante ti senti testimone di te stesso


Quasi una tesi di laurea. Passata la mezzanotte la gente comincia ad andare a casa, alla mezza ce ne andiamo anche noi ed arriviamo a casa un’oretta dopo. A letto ci facciamo un po’ di coccole e poi ci addormentiamo con i nostri rispettivi Angeli che ci custodiscono.

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Il mattino dopo, con tutta calma ci alziamo per l’altro impegno con gli amici. La compagnia è del tutto diversa da quella della sera antecedente. Il navigatore, o meglio la navigatrice che noi chiamiamo Luz, fa il proprio dovere e ci porta in un paesino vicino a Brunate, un posto arroccato sulle colline retrostanti a Como. Più precisamente Civiglio e la locanda tipica si chiama “Crotto Civiglio”. L’occasione dell’incontro è un pranzo pre-natalizio con i padroni di casa ed i loro amici, siamo in quattordici con una sola signora. La preponderante presenza maschile la dice lunga sui gusti affettivi  dei tredici maschietti: siamo cinque coppie più tre singles (di cui uno accoppiato ma senza compagno) e la sola esponente del gentil sesso. L’età media dei partecipanti è piuttosto alta, il Professore ad un certo punto mi confida di sentirsi come se fosse ad una cena di pre-pensionamento. Il ristorante è uno di quei pochi luoghi che rimangono ancora, dove riesci ad abbuffarti di cibo genuino spendendo pochi euro.  Elenco delle portate: antipasto di salumi misti, tre tipi diversi di polenta, brasato, lepre in salmì, filetto di cervo, dolce, caffè e ammazza-caffè: totale € 15.- che sale a 18 con l’acqua e il vino. Durante il pranzo si parla del più e del meno, la discussione più partecipata è quella sulle unioni matrimoniali omoaffettive.  Nevio ci confida che a lui non interessano, al momento, visto che è stato recentemente lasciato dal suo ex. Nell’affermazione leggiamo un tono nostalgicamente polemico.  Giulio è certo che ci sarà una svolta nelle decisioni governative. Io sono molto scettico, finchè saremo un paese legato al Vaticano non si otterrà assolutamente nulla. Le vivande sono molto buone e saporite, gustiamo tutto con golosità e poi rientriamo a casa. Un week end decisamente gradevole in buona compagnia. Questa settimana passerà molto lentamente, in più domani mi aspetta un mezzo trasloco in ufficio.
Un caro saluto.

martedì 6 dicembre 2011

SANT'AMBROEUS

Domani è Sant'Ambrogio, a Milano si fa festa ma io lavoro mezza giornata poi prendo la "Divina", la mia Peugeot 207 (ndr) il nome lo ha scovato il Professore un mesetto fa, e parto verso il paesello a cavallo di Varesomo, o Comarese se preferite. Il soprannome della macchina è nato qualche settimana fa. Ci siamo scambiati le macchine perchè dovevo venire in treno a Milano e ho dovuto utilizzare la sua per raggiungere la stazione. La sua Pandina si chiama "Estrella", dovrebbe essere una 600 di cilindrata (credo) la mia invece è un 1400. Ovviamente ha notato la differenza e da qui il nome di "Divina". Se fosse stato un 2000 o in 2300 non ho idea di come l'avrebbe battezzata. Comunque le sta molto bene ed è stato immediatamente adottato. Io la chiamavo Coccinelle, idea piatta vero? Era ovviamente preso dalla pubblicità che l'aveva lanciata a suo tempo. Squallido. Vabbe'. Non volevo parlare di questo.

RESUME.
Aurelio Ambrogio nasce a Treviri intorno alla metà del 300 da una importante famiglia romana. La sua città natale si trova oggi in territorio tedesco e si chiama Trier ma era una città francese, Trèves, o meglio Gallica. La madre Monica era una santa donna, tanto da essere effettivamente santificata dalla Chiesa cattolica, lui invece era abbastanza scapestrato, aveva iniziato la carriera amministrativa del padre ma essendo di famiglia santa... da generazioni, il popolo lo volle eleggere a vescovo della diocesi lombarda. Si racconta che, al fine di desistere il popolo di Milano dalla sua nomina a vescovo, Ambrogio provò anche a macchiare la buona fama che lo circondava, ordinando la tortura di alcuni imputati e invitando in casa sua alcune prostitute; ma, dal momento che il popolo non recedeva nella sua scelta, egli tentò addirittura la fuga. Quando venne ritrovato, il popolo decise di risolvere la questione appellandosi all'autorità dell'imperatore. Pare che la scelta milanese fosse nata da un fatto miracoloso avvenuto qualche anno prima alla morte del vescovo ariano Aussenzio, la delicata situazione di contrasto tra le due fazioni sembrò precipitare. Il biografo Paolino racconta che Ambrogio, preoccupato di sedare il popolo in rivolta per la designazione del nuovo vescovo, si recò in chiesa dove all'improvviso si sarebbe sentita la voce di un bambino urlare «Ambrogio vescovo!», a cui si unì quella unanime della folla radunata nella chiesa. Ambrogio fu discepolo di Agostino, Sant'Agostino ovviamente. Nella vita di quest'uomo madre, zii, nonni e persino l'insegnante erano tutti santi. Ora mi chiedo se non fosse un po' troppo eccessivo, magari si prendevano allegramente a scarpate l'un l'altro, ma la storia riporta che fossero tutti santissimi e venerabilissimi. Sta di fatto che la storia non riporta molti incontri dei due, si sa che Agostino battezzò Ambrogio e lo aiutò nei primi anni del suo episcopato, ma poco si sa del rapporto tra i due. Ambrogio era affascinato da Agostino che lo vedeva come il proprio méntore e maestro. Ambrogio agognava avere un rapporto più stretto con il proprio insegnante. Agostino usa due espressioni molto significative che già di per sè la dicono lunga sulla natura del loro rapporto. "Suscepit me paterne ille homo Dei " mi accolse come un padre quell'uomo di Dio, scrive Agostino, e poco oltre aggiunge "eum amare coepi, non tamquam doctorem sed tamquam hominem benignum in me ...", lo amai non tanto come maestro ma come uomo benevolo verso di me (Conf. 5, 13, 23). Questi due sentimenti, la paternità e la benevolenza, non possono prescindere da una solida reciproca conoscenza personale. Questo rapporto deve essersi articolato variamente nel tempo e nelle forme. Gli incontri, per quanto fugaci, erano forse più una regola che l'eccezione: "Saepe erumperet, cum me videret, in eius praedicationem, gratulans mihi, quod tale matrem haberem" ricorda Agostino a proposito della madre: "spesso Ambrogio, incontrandomi, nei suoi discorsi si congratulava con me per la madre che avevo." I due dunque si conoscevano e si incontravano, probabilmente dopo le prediche o in altra occasione, e l'argomento dei discorsi cadeva spesso su Monica e sulla sua fede di brava cristiana, anche se è difficile pensare che due persone di tale levatura si limitassero ad un argomento così formale. Nondimeno la differenza di età, di rango e i reciproci impegni possono aver rappresentato, almeno nei primi periodi, ragionevoli ostacoli ad una frequentazione abituale e più profonda. Quindi viene spontaneo pensare che Monica e Agostino fossero qualcosa di più che semplici conoscenti. Forse da quel rapporto di amicizia molto stretto potrebbe essere giunto il frutto benedetto di due santi, Monica e Agostino, che generarono un altrettanto santo figliolo, Ambrogio. Niente di scandaloso, badate bene! Erano i primi anni del cattolicesimo e i sacerdoti della Chiesa a quei tempi non avevano ancora il voto di castità. Pietro stesso era sposato anche se (forse) vedovo. Ma viene spontaneo un altro pensiero, forse la santità di Ambrogio, Monica e Agostino non è così plateale. Era gente comune, forse un po' più erudita della povera gente popolina. Ma d'altronde l'eredità dei figli è la gloria dei padri. Abbiamo l'esempio del nostro ultimo Presidente del Consiglio. "Mediaset docet semper".
Un caro saluto.

venerdì 2 dicembre 2011

X-MEN




E’ uscito in DVD il nuovo episodio della saga di X-Men che si colloca però antecedentemente agli avvenimenti raccontati dalle precedenti produzioni. Il titolo del film è “X-Men: L’inizio” che non è per niente originale ma che rispecchia l’originale “X-Men: First Class”, laddove la prima classe non è un richiamo qualitativo ma proprio un richiamo alle scuole elementari. Il film narra infatti le vicissitudini che avevano portato alla costituzione del gruppo dei super-eroi mutanti.
Polonia 1944. Erik Lehnsherr/Magneto viene internato in un campo di concentramento nazista dove viene separato dai genitori. Spinto dalla rabbia riesce a distruggere un pesante cancello di ferro con la sola forza del pensiero e viene osservato dal dottor Schmidt (Kevin Bacon) che ben presto lo fa convocare nel suo laboratorio per poter studiare le capacità cinetiche del ragazzino. Nel suo ufficio il dottor Schmidt chiede ad Erik di di replicare l'evento muovendo una monetina di metallo; quando il giovane non ci riesce, Schmidt uccide sua madre sotto i suoi occhi scatenando la sua ira. In pochissimo tempo Erik distrugge la stanza e uccide due soldati sotto gli occhi, divertiti e appagati, del dottor Schmidt. Nel frattempo a Wenchester County, New York, il giovane telepate Charles Xavier incontra nella sua cucina la mutaforma Raven; felice di aver finalmente incontrato qualcuno "diverso" come lui, Charles la invita a divenire un membro della sua famiglia

America 1962. Siamo in pieno tempo di guerra fredda. Erik è sulle tracce del dottor Schmidt che vuole uccidere per vendicarsi della morte della madre. Charles invece sta preparando la tesi per il dottorato e vive con Raven che considera come una sorella.
A Las Vegas, l'agente della CIA Moira MacTaggert segue il colonnello Hendry al Club Infernale dove vede Sebastian Shaw, Janos Questad, Azazel e Emma Frost usare le loro capacità. Hendry scompare con Azazel (che è un teleporta) e si ritrova nella War Room convincendo gli Stati Uniti ad installare dei missili nucleari in Turchia. Successivamente Shaw ucciderà Hendry spiegandogli di essere in realtà il dottor Schmidt, e di essere egli stesso un mutante, in grado di assorbire energia, potere che lo ha mantenuto giovane nel corso degli anni. Moira convince Charles e Raven ad entrare nella CIA. Intanto Erik riesce a rintracciare Shaw e ad attaccarlo, senza successo; quest'ultimo riesce a fuggire a bordo di un sottomarino. Xavier salva Erik in mare e lo introduce alla neonata Divisione X della CIA; qui incontrano Hank McCoy, un giovanissimo scienziato, in realtà un mutante dai piedi da scimmia. Raven e Hank legano in fretta e quest'ultimo promette alla ragazza di trovare una cura per il loro "problema" ricavandolo dal sangue della giovane; infatti entrambi detestano il proprio aspetto mutante - i piedi animaleschi di Hank e il colore blu della pelle di Raven -, convinti che non permetterà mai a persone come loro di integrarsi nella società. Per fermare Shaw, Charles ed Erik decidono di reclutare dei mutanti; per questo Xavier usa Cerebro, un dispositivo, costruito da Hank, in grado di amplificare a dismisura i suoi poteri di telepate fino a farli arrivare a grande distanza: in questo modo Charles può scandagliare la mente di tutte le persone sparse sul globo, e quindi localizzare gli altri mutanti. I due reclutano la spogliarellista Angel, il tassista Armando "Darwin" Munoz), Sean "Banshee" Cassidy e Alex "Havok" Summers). Una volta entrati a far parte del gruppo, ognuno di loro sceglierà il proprio "nome di battaglia": Munoz sarà Darwin, Cassidy Banshee, Summers Havok, mentre Raven decide di chiamarsi Mystica. Schmidt vuole provocare la terza guerra mondiale perché vuole dominare la terra, infatti è convinto che, grazie alla crisi dei missili di Cuba, gli Stati Uniti e la Russia provocheranno una guerra nucleare che distruggerà gran parte della popolazione della terra, ciò gli permetterà di dominare la razza umana con i propri poteri. Inutile dire che vinceranno le forze del bene anche se Xavier ed Erik provocheranno uno scisma all’interno del gruppo dei mutanti e diventeranno così nemici l’uno dell’altro.
Il film è ricco di colpi di scena e di ottimi effetti scenografici, le interpretazioni degli attori sono più che buone. Devo ammettere che l’odioso Kevin Bacon, uno degli attori più insopportabili a parer mio, è veramente bravo nei panni del Dottor Schmidt. Bravino Fassbender nei panni di Magneto, McAvoy che interpreta Xavier invece l’ho trovato troppo poco espressivo. Nel film compare brevemente anche il mio adorato Hugh Jackman, ovviamente nei panni di Wolverine. Durante la ricerca di adepti, Charles ed Erik contattano Wolverine in un bar, ricevendone un saporito “Andate a fan…”.


La fotografia è buona, ma come tutti i film fantascientifici è molto aiutata dagli effetti visivi. Nell’insieme un film piuttosto gradevole e divertente, decisamente uno dei migliori della saga dei mutanti.
Assuolutamente imperdibile per chi, come me, è amante del genere Marvel.
Un caro saluto

giovedì 1 dicembre 2011

GNOCCHI ALLA NEBBIA

E per nebbia intendo “The mist” celebre film tratto da un racconto di Stephen King dove questo bel signore interpretava il protagonista.
Questo attore risponde al nome di Thomas Jane (vero nome Thomas Elliott III) nato il 22 febbraio 1968 a Baltimora MY.
E' stato sposato con due famose star, la prima è la figlia di Rutger Hauer, durata un paio di anni, la seconda è la signora Medium, attrice che interpreta la famosa serie televisiva. ORRORE!!!! Come avrà fatto a sposare un Rottweiler???
Da entrambe si è diviso. Povero Thomas, mi ci perderei volentieri nella nebbia con lui.


Un caro saluto

mercoledì 30 novembre 2011

IL DIO DEL THUONO

Sinceramente si può fare a meno di vederlo questo film. Io l’ho acquistato per avere la cinematografia completa di Kenneth Branagh, di cui sono un fan accanito. Devo dire però che in questa pellicola mi è scivolato decisamente verso il basso. Probabilmente il bell’irlandese lo ha diretto solamente per una questione di incassi commerciali: il genere super-eroi va molto di moda ultimamente a Hollywood e dintorni. Sto parlando naturalmente di “Thor” pellicola uscita nelle sale ad aprile di quest’anno e recentemente pubblicato in DVD.
Dunque partiamo dal protagonista, Chris Hemsworth, che è decisamente un bel vedere ma a recitare è più vicino alle compagnie dei guitti che non alle alte sfere cinematografiche. E’ un attore australiano molto più bello al naturale che non nelle vesti del mitico Re del Tuono e soprattutto… molto più bello che attore.
Ma veniamo alla pellicola che, come tutti sanno, si ispira alle avventure del super eroe della Marvel di cui, in questa pellicola, viene raccontata la versione romanzata.


Odino padre di Thor (Anthony Hopkins) era riuscito a sconfiggere Laufey, re dei Giganti di ghiaccio, costringendolo alla resa privandolo dell’arma più potente dei Giganti, lo Scrigno degli Antichi Inverni, e del figlio Loki che adotta come figlio proprio. Qualche millennio dopo, la tregua tra Asgard, patria di Odino, e Jotunheim, abitato dai Ghiaccioli, viene minata da un grave avvenimento: un drappello di giganti si introduce nel palazzo di Odino per recuperare lo Scrigno. La missione fallisce ma la loro azione riesce ad interrompere la cerimonia d’incoronazione di Thor a re di Asgard. Per questo motivo, il principe dal carattere irruento, contro la volontà del padre si reca nella terra dei giganti per ottenere vendetta dell’affronto, coinvolgendo il fratello Loki, e i guerrieri Sif, Volstagg, Fandral e Hogun. Irritato dal comportamento immaturo e irresponsabile Odino decide di esiliare il figlio e privarlo dei poteri. La destinazione è Midgard che si scopre poi essere il pianeta terra, e più esattamente il New Mexico, dove Thor viene soccorso da un’equipe di astrofisici capeggiati da Darcy (Natalie Portman). Il martello di Thor, Mjolnir, si conficca nel deserto creando un cratere che attira l’attenzione della popolazione locale e successivamente dalle forze armate terrestri, più precisamente dello S.H.I.E.L.D.
Nel frattempo ad Asgard, Odino sorprende Loki con lo Scrigno di Laufey. Loki gli chiede il perché possa toccarlo senza danno e Odino gli rivela la sua vera origine e il fatto che l'abbia adottato per stabilire una tregua con i Giganti. I due hanno quindi una discussione, nella quale Loki gli rinfaccia di non essere mai stato amato quanto Thor e di essere sempre stato trattato diversamente. Odino, addolorato per tutto ciò che è successo con i suoi figli ed esausto per i lunghi secoli di regno, cade nel "Sonno di Odino" (una sorta di letargo rigenerante, in cui riesce a vedere tutto ciò che accade intorno a lui ma non gli è possibile intervenire. Inoltre, essendo stato rimandato per troppo tempo, tale letargo è ora così profondo che il sovrano rischia di non risvegliarsi più). Loki quindi ne approfitta per prendere la reggenza di Asgard e con un sotterfugio convince il fratello di non poter far niente per lui. Dopo una serie di peripezie, Thor riconquista il magico martello, ritorna ad Asgard, sconfigge il fratello, risveglia il padre, s’innamora della astrofisica e salva capra e cavoli. E vissero tutti felici e contenti.

The End.  

Come già detto, il film non è niente di speciale. La recitazione è pressochè scadente, persino il bravissimo Hopkins e la altrettanto brava Portman non sono alla loro più brillante interpretazione: li abbiamo ammirati in altre pellicole ma in questa proprio non convincono. La fotografia è sufficiente anche perché aiutata tantissimo dalle colossali scenografie fantascientifiche.  Belli i costumi anche se non sono aderenti alle interpretazioni della Marvel. I dialoghi rasentano il risibile e la regia lascia alquanto a desiderare. Insomma un fumettone che va bene per i ragazzini. Speriamo non facciano dei sequel. Se proprio dovessero farla mi auguro che ci inseriscano e che diano più spazio a Joshua Dallas che interpreta Fandral, l’unico che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. 
Prossimamente recensione su un altro film Marvel: X-Men L'inizio.
Un caro saluto

sabato 26 novembre 2011

BUSH IS IN THE SHOP

Ritorna la Mitica Kate!
A sei anni di distanza dall'ultimo album ''Aerial'' è uscito il nuovo lavoro di studio di Kate Bush ''50 Words For Snow''. Il disco, che contiene sette brani inediti sul tema della neve, in pieno clima di strenne musicali in vista del Natale, è pubblicato dall'etichetta di proprietà della stessa cantante, la Fish People ed è distribuito da EMI Music. Un lavoro di classe, contemporaneo negli arrangiamenti e senza tempo nella sintesi di voce e suggestioni letterarie. E con una sorpresa: un meraviglioso duetto con Elton John.
''50 Words For Snow'' è una raccolta di canzoni della durata complessiva di sessantacinque minuti ed è stato definito dal The Guardian come ''un album inaspettatamente straordinario, un magnifico sogno contemporaneo''. La tracklist dell'album si apre con ''Snowflake'' e prosegue con i brani ''Lake Tahoe'', ''Misty'', ''Wildman'', ''Snowed in at Wheeler street'' (feat Elton John), ''50 Words for snow'' e ''Among angels''.
Un caro saluto.

mercoledì 23 novembre 2011

GNOCCHI REPRISE

Dunque, in casa Eaglehawk giovedì è giorno di gnocchi. Chi mi segue da anni lo sa già ed era una delle rubriche più gettonate del vecchio blog. Dato che domani sarò a Firenze per lavoro non posso avere accesso ad Internet e postarvi la mia ricettina quotidiana e dunque vi lascio il mio consiglio culinaro odierno. Dopo tanto tempo sono un po' giù di tono ma spero di avervi incuriosito con questo manicaretto. Da consumarsi esclusivamente domani però... giù le mani, per stasera avete già consumato.



Un Caro saluto.


THANKSGIVING DAY

Il giorno del Ringraziamento, come sapete, è una festa di origine cristiana osservata negli USA e in Canada in segno di gratitudine per il raccolto annuale dei campi.
La tradizione risale a quasi 400 anni fa e venne istituita dall’allora governatore della colonia fondata dai Padri Pellegrini che, perseguitati in Inghilterra per le idee religiose piuttosto fondamentaliste, abbandonarono la patria per andare nel nuovo mondo. Un cinquantina di uomini,  una ventina di donne e tre dozzine di bambini si imbarcarono dunque sul Mayflower e arrivarono in America nel 1621 dopo un lungo viaggio attraverso l’Atlantico. I sopravvissuti giunsero nel nuovo mondo quando l’inverno era ormai alle porte e si trovarono di fronte ad un territorio selvatico ed inospitale. Avevano portato con sé dei semi di vari prodotti che però non produssero i frutti necessari al loro sostentamento e quasi la metà di loro perirono durante il rigido inverno.
Questa situazione rischiò di ripetersi anche l’anno successivo  ma intervennero gli indiani che indicarono ai pionieri quali prodotti coltivare e quali animali allevare, granturco e tacchini. Il raccolto diede buoni frutti e l’allevamento prosperò per cui i Pellegrini indissero un giorno di Ringraziamento a Dio per l’abbondanza ricevuta. Il menù di quel primo Thanksgiving Day comprendeva i prodotti che divennero poi la tradizione della festa: in particolare carne di tacchino e zucca. La festa, che cade il quarto giovedì di novembre per gli Stati Uniti e il secondo lunedì di ottobre per i Canadesi, è molto partecipata e osservata da tutti i nordamericani. Tuttavia la tradizione non comprende alcune parti che vengono ovviamente omesse poiché non fanno fare buona figura ai nostri coraggiosi pionieri.
·         Non è corretto chiamare “Primo giorno del Ringraziamento” la celebrazione avvenuta nel 1621 poiché il ringraziamento per i doni della vita era un gesto quotidiano non a cadenza annuale; si pensi ad esempio all’uso di ringraziare all’inizio di ogni pasto.
·         I coloni del Mayflower non erano pellegrini, tale vocabolo indica un viaggiatore che si sta dirigendo verso un luogo di culto, per esempio i cristiani che vanno in Terra Santa o gli arabi che si recano alla Mecca. I coloni si riferivano a sé stessi come “i Santi”. E’ possibile che intendessero di essere diretti verso una “Terra Promessa” ma questo non li rende “pellegrini”.
·         Le terre americane erano già abitate al loro arrivo dai nativi indigeni e quindi non era giusto che reclamassero per sé le terre occupate come se fossero libere.
·         Nelle cronache del governatore si narra che giunsero alle coste con le scialuppe ma non si fa riferimento alla “Roccia di Plymouth”. Questa roccia che compare in racconti successivi probabilmente venne aggiunta successivamente per “santificare” la colonizzazione facendo riferimento al passo evangelico del discepolo Simone che venne chiamato Pietro da Gesù stesso: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”(Mt. 16: 18).
·         La versione corrente del racconto afferma che i coloni “trovarono” del grano. In verità i coloni saccheggiarono dei magazzini di granturco raccolto dai nativi, oltre che alcune tombe da cui rubarono molti oggetti ornamentali.
·         Gli indigeni, si racconta, invitarono i coloni a pranzare con loro. In verità gli indiani si avvicinarono all’accampamento dei nuovi arrivati perché richiamati da alcuni spari che erano stati esplosi dai coloni. Solo in un secondo tempo decisero di mangiare insieme. Gli indiani portarono la carne abbattendo cinque grandi cervi e una ventina di tacchini.
·         Successivamente si fa riferimento all’amicizia tra coloni e nativi ma in realtà vi furono scontri legati al possesso delle terre coltivabili già nel 1622. 
Insomma questa festa tanto celebrata dagli americani in effetti non è tanto “santa” come vorrebbe sembrare. Per carità, è molto lodevole celebrare una giornata di ringraziamento a Dio per i doni ricevuti, ma se questi “doni” sono stati rubati da antichi predoni non è molto etica la celebrazione.
Non vi sembra?
Un caro saluto.


lunedì 21 novembre 2011

IL BACIO DI GIUDA

Grave rottura di tutti i rapporti tra Padre Georg e il suo capo dopo lo scandaloso bacio testimoniato dallo scatto fotografico tra Benedictus e l’imam del Cairo!
Padre Georg è furioso per il tradimento.
“Georg, non ti ho traditen! E’ ztata tutta una montaturen, è un fotomontaggen” sarebbe questa la versione data dal capo al suo segretario particolare.
Padre Georg sostiene invece che la foto sia autentica:
“Ha passato ogni limite, non mi può tradire in questa maniera! Dopo tutto quello che ho fatto per lui”.
Si mormora che stia facendo le valigie e se ne stia tornando in Germania.