venerdì 26 dicembre 2014

NATALE LGBT




Riflessioni bibliche di Alton B. Pollard III, Shively T. J Smith e Michael Joseph Brown tratte dal sito Out in Scripture (Stati Uniti) del dicembre 2012, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro

Luca 2,1-14 (15-20) descrive la nascita di Gesù a Betlemme. Riflettendo su questo passo Alton Pollard dice “A parte Luca, l'unica altra registrazione storica che abbiamo della nascita di Gesù è in Matteo; qui viene raccontata la storia dei magi, una storia dei potenti, dell'élite. Erano presenti le persone importanti della società, i re con i loro doni. In Luca al contrario sono presenti solo semplici contadini e pastori. Due mondi disparati, due diversi segmenti dell'ordine sociale esprimono i loro sentimenti attorno a questo neonato.
È importante o insignificante che le storie ci siano state tramandate in questo modo? Perché non scrivere un episodio evangelico in cui le persone vincenti, le persone stimate, i capi di Stato, i potenti aristocratici come gli umili, chi è in basso, i dimenticati e la classe lavoratrice si concentrano insieme sul mistero divino tutti nello stesso luogo?”

Pollard continua “Pensateci un attimo. Se questi due mondi avessero proceduto insieme avrebbe potuto esserci pace sulla terra. Ma fino a che non si verranno incontro e si relazioneranno in maniera ingiusta e mutualmente esclusiva, allora rimane un vuoto nel nostro mondo. Guerra, violenza, follia, invidia, paura, odio e tutte le orrende agonie che tormentano i nostri giorni persistono, e le nostre notti si trasformano in incubi. Il dono che Dio ci fa attraverso il bambino Gesù è tale che tutti possano sapere che niente di meno di un miracolo è arrivato a soccorrerci oggi.”

In questo gioioso periodo dell'anno i membri della comunità LGBT possono celebrare la nascita del bambino Gesù, il cui ingresso nel nostro mondo segna l'inizio di una situazione nuova e progressiva. Come Maria dovremmo custodire “tutte queste parole” e meditarle nel nostro cuore (Luca 2,19).

Quale speranza potrebbero scoprire le comunità oppresse meditando il miracolo della nascita di Gesù? Quale buona novella porta la storia di Natale alle comunità che anelano a una trasformazione della società?

Anche le parole di Isaia 9,2-7 ci invitano a rallegrarci. Il profeta ci dice che “un bambino è nato per noi” (Isaia 9,5). Ci rallegriamo con il profeta perché questo bambino dimostra che qualche cosa di spettacolare è arrivato nel nostro mondo. Dice Isaia “Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madian” (Isaia 9,3).
Mentre meditiamo la nascita di Gesù dovremmo ricordarci che lo scopo della sua venuta era di liberarci del nostro fardello e di rimuovere la nostra oppressione.
Le persone LGBT gemono per il culmine di questa profezia. Anelano al giorno in cui non saranno più appesantiti e oppressi dallo stigma dell'alterità. Le gioiose parole del Salmo 95 (96) elaborano questo sentimento esaltando la grandezza di Dio.

Le parole dell'apostolo in Tito 2,11-14 ci ricordano che “È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tito 2,11). Quando le persone LGBT sperimenteranno la pienezza di questa dichiarazione?
Mentre celebriamo il Natale ricordiamoci che Gesù è venuto a creare “un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone” (Tito 2,14). Questo include anche i membri della comunità LGBT.
A quali buone opere Dio chiama voi e la vostra comunità durante questi santi giorni di Natale? In che modo potete trasformare le normali festività in un tempo in cui si può veramente abbracciare e coltivare il cambiamento?


Preghiera

O Dio che ti delizi della presenza di tutti i tuoi figli
concedici la grazia perché possiamo accettare questo grande dono
che ci hai concesso
il dono di Gesù Cristo.
Facci accogliere Gesù.
Libera il mondo del suo fardello
rimuovi l'oppressione
porta la buona novella della tua pace a tutti.
Amen

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