giovedì 26 gennaio 2012

GNOCCHI ALLA IBERICA

Holà, que tal?
Oggi vi presento una selezione di gnocchi spagnoli, los mas guapos de Espana. Una ricetta facilissima vista l’alta concentrazione di gnocchi in terra Iberica. Tra i bellissimi c’è anche uno dei passati Mr. Gay Spagna che vinse anche Mr Gay International.
Gustatevi il piatto servito in bella vista.
Disfrute la comida.
Un caro saluto.

venerdì 20 gennaio 2012

LA DILIGENZA A DODICI POSTI (Hans Christian Andersen)

La notte era gelida e limpidissima: il cielo brillava di stelle. L'orologio della chiesa scoccò dodici rintocchi, e subito i mortaretti incominciarono a scoppiettare e una vecchia latta volò fuori da una finestra, perché era l'ultima notte dell'anno. In quel preciso momento, una vecchia diligenza sconquassata venne a fermarsi alla porta della città; portava dodici viaggiatori, quanti erano i posti.
I nuovi arrivati scesero dalla diligenza. Tutti erano forniti di passaporto e di bagaglio e portavano persino dei doni per me, per voi, per tutti.
- Buon anno! - augurò la sentinella. - avanti il primo: dichiarate nome e professione.
Il primo viaggiatore era tutto avvolto in una pelliccia d'orso e calzava stivaloni di pelo.
- Potete consultare il mio passaporto -disse - io sono colui a cui tutti guardano sempre con speranza. Distribuisco mance e regali, e ne darò uno anche a voi, se verrete a trovarmi domani. Faccio inviti e feste di ballo, ma non posso darne più di trentina. Le mie navi sono imprigionate in mezzo ai ghiacci, ma nella mia casa fa caldo. Mi chiamo Gennaro.
- Avanti il secondo - disse allora la sentinella.
Questi era un personaggio gioviale e pazzerellone: organizzava balli e divertimenti di ogni genere. Portava seco un grosso barile.
- Quando c'è questo, c'è baldoria - dichiarò. - Voglio stare allegro, perché ho poco tempo da vivere: ventotto giorni soltanto. Ogni tanto mi aggiungono un altro giorno per la buona misura, ma non ne faccio gran calcolo. - Poco chiasso! - ammonì la sentinella.
- Io posso fare tutto il chiasso che voglio - replicò l'altro. - Sono il Principe Carnevale, ma viaggio in incognito sotto il nome Febbraio.
Il terzo viaggiatore era magro come la quaresima. Studiava il cielo camminando col naso in aria, perché predicava il tempo e le stagioni. Al risvolto della giacca portava un mazzolino di violette piccine, piccine. Il quarto viaggiatore gli batté la mano sulla spalla.
- Don Marzo, - esclamò sento odor di punch! Nella saletta dei doganieri stanno preparando la tua bevanda preferita. Corri subito a vedere!
Non era vero: il nuovo venuto voleva soltanto giocare un tiro al suo compagno di viaggio; infatti si chiamava Aprile e incominciava la sua carriera con un pesce. Aveva un aspetto gaio, forse perché lavorava poco.
Dopo di lui scese una bella fanciulla che si chiamava Maggiolina. Indossava un vestito color dell'erba tenera. Aveva nei capelli un mazzolino di anemoni e profumava di tino. Quel profumo era tanto forte che la sentinella starnutì.
- Dio vi benedica! - disse la fanciulla.
- Fate largo che scende la dama di Giugno - avvertì il cocchiere.
La signora scese. Era una dama molto bella e un poco altera. L'accompagnava Luglio, suo fratello minore. Questi era un giovane grassoccio, indossava abiti estivi e portava sulla testa un largo cappello di panama.
Un po' affannata e rossa in viso scese poi Mamma Agostina. Era una venditrice di frutta, proprietaria di molti terreni, sempre in faccende.
Dalla diligenza, dopo di lei, sbucò un pittore: il professor Settembre. Aveva per sbaglio i tubetti del colore, perché il colore era la sua passione. Infatti appena entrava nelle foreste, gli alberi e le foglie sfoggiavano la più variopinta magnificenza; qua rosso acceso, là giallo, più in là bruno dorato.
Comparve poi un gentiluomo di campagna, il Conte Ottobre. Amatissimo della caccia, portava con sé il fucile, il cane e il carniere pieno di noci.
Novembre, il suo compagno, era tormentato da una violenta infreddatura. Era provveditore dei Focolari e doveva pensare alle provviste di legna, spaccarla e segarla.
E finalmente ecco l'ultimo viaggiatore: Nonno Dicembre, che stringeva lo scaldino fra le mani. Era freddoloso e intirizzito, e portava in braccio anche un piccolo abete.
- Voglio che cresca tanto da toccare il soffitto, alla sera di Natale - disse - Così si potrà adornarlo con palle d'argento, candeline colorate e angioletti.
Il doganiere lo interruppe:
- Ogni passaporto è valido per un mese - avvertì - Io lì ritirerò e, scaduto il tempo consentito, scriverò le note relative alla vostra condotta.
Finito l'anno, cari lettori, credo che anch'io saprò dirvi che cosa i dodici viaggiatori avranno portato in regalo a me, a voi, a tutti, ma per ora davvero non lo so! Forse non lo sanno neanche loro. Si vive in tempi così strani…

Un caro saluto

martedì 17 gennaio 2012

TORCHWOOD

A parte la fantascienza che come si sa mi ha sempre interessato, a parte il risvolto gay-friendly che strizza l'occhio ad una buona parte di pubblico di tendenza, devo dire che non ho ancora capito se "Torchwood" mi piace o meno. Le puntate viste fino ad ora su Rai 4 mi lasciano alquanto "freddino". L'altra settimana hanno glissato un episodio che avrei voluto vedere ma è stato prontamente oscurato dalla rete nazionale, probabilmente su richiesta del Vaticano. Nel promo si parlava chiaramente un rapporto lesbo tra una extraterrestre ed una delle protagoniste. Va da sè che l'episodio è magicamente "saltato" così magicamente come nel medio evo saltavano fuori le reliquie dei Santi. San Giovanni aveva tre teste, lo sapevate?. Vabbe'. Mi aspettavo che anche la puntata di questa sera saltasse perchè i cultori della serie sapevano del bacio gay tra i due Capitano Jack. Ma il promo non lo contemplava e fortunatamente la puntata è andata in onda. Il nostro John Barrowman è riuscito a baciare (sulla bocca!!!) il suo alter-ego. Vi regalo qui sotto la scena, per chi non l'avesse vista.


Detto questo, ribadisco, non ho ancora deciso se la serie mi piaccia o no. La trovo piuttosto "inglese". Non me ne voglia la mia amica britannica. Del resto Dr. Who non l'ho mai apprezzato molto.
Un caro saluto.

sabato 14 gennaio 2012

UNA BUONA NOTIZIA


Oggi mi é arrivata una buona notizia. Sono semplicemente felice. E oggi è anche san Felice. 
Un caro saluto.

venerdì 13 gennaio 2012

VENERDI 13

Triscaidecafobia: paura del numero 13.

Non sono superstizioso e non credo nelle coincidenze di causa-effetto tipo gatti neri, passaggi sotto le scale, caduta del sale, rottura di specchi, numero 13 e quant'altro. Tuttavia come in tutte le cose che esulano dalla sfera razionale umana, nutro un "riverente rispetto" per cose che non conosco e non comprendo. Da buon credente sostengo la teoria del "libero arbitrio dell'uomo" e quindi mi risulta assurdo pensare che un numero, o un povero gatto nero, possa influenzare il nostro destino.
Da dove nasce questa fobia per due cifre accoppiate tra di loro?
In prima battuta ricordiamo l'ultima Cena di Gesù e degli Apostoli, dove a tavola sedevano appunto in tredici. Giuda il traditore si uccise il giorno dopo, venerdì. Ed ecco fatto il danno.
Una simile tradizione la rintracciamo nella mitologia nordica: Loki, tredicesimo dio della saga, è colui che porterà la discordia nel gruppo degli dei.
Il numero 13 è un numero primo, e viene messo in immediata contrapposizione al numero 12 che è considerato un numero positivo. Con la sua unità in più, il 13 rovina la perfezione del 12, che è divisibile per 2, per 3,  per 4 e per 6. 
Infine la data della distruzione dei Templari da parte di Filippo il Bello risale al 13 ottobre 1307, guarda caso un venerdì.
Leggendo qua e la nella rete vi riporto alcune curiosità di personaggi e culture che invece non la pensano come me.

  • Assecondando tale superstizione, in alcuni edifici ci si riferisce al 13º piano chiamandolo diversamente (ad esempio "12b" o "14", saltando così nella numerazione dal "12º" a "14º"). Un esempio è costituito dal First Canada Square di Canary Wharf, l'edificio di maggiore altezza in Inghilterra. Tale "rimozione" è a volte operata anche per numeri civici e di interni, stanze di alberghi, etc.
  • L'aereo di combattimento tedesco sviluppato come successore del HE-112 fu chiamato HE-100 per evitare la sigla He-113, considerata sfortunata. Negli Stati Uniti, nessun aereo è mai stato chiamato F-13, poiché molti piloti erano superstiziosi al riguardo.
  • Alcuni utilizzano la missione lunare Apollo 13 come prova per dimostrare che 13 è un numero sfortunato. L'Apollo 13 fu lanciato alle ore 14:13, nel giorno 11 aprile 1970 (11/4/70, le cui cifre sommate danno 13), dal complesso 39 (tre volte tredici). Voci diffuse che affermano che in realtà l'orario del lancio fu 13:13 sono false. È però vero che l'ora locale del Texas, da dove veniva effettuato il controllo della missione, era 13:13. Pare inoltre che Apollo 13 sarebbe dovuto entrare nell'orbita lunare il giorno 13 aprile.
  • In Formula 1, non c'è alcuna automobile con il tale numero. Infatti, fu rimosso dopo che due piloti furono uccisi in altrettanti incidenti: entrambi stavano guidando una monoposto numero 13.
  • Nel comitato IEEE802 non è mai stato utilizzato il numero 802.13 per indicare un Team di lavoro. 
  • L'Aereoporto Internazionale di Memphis è privo dei gates A13, B13 e C13.
  • Il compositore Arnold Schoenberg era probabilmente "affetto" da questa mania. È stato affermato che la ragione per cui la sua ultima opera è intitolata "Moses and Aron", invece di "Moses and Aaron" (la scrittura corretta), è perché la forma corretta avrebbe generato una frase di 13 lettere. Oltretutto, egli nacque, e morì, il tredicesimo giorno del mese. Una volta rifiutò di affittare una casa, poiché era la numero 13 della via, e temette profondamente di compiere 76 anni, poiché la somma delle cifre è pari a 13.
  • Il cantautore John Mayer registrò 14 tracce sul proprio album Room for Squares, nonostante la tredicesima non sia altro che una traccia di durata 0,2 secondi, e non sia nemmeno elencata sulla copertina dell'album.
  • Tra gli arcani maggiori dei tarocchi, il numero 13 è associato alla carta della Morte(anche se nei tarocchi la morte è vista come un buon segno poiché rappresenta la resurrezione). Nella serie TV inglese "Coronation Street", i personaggi di Stan e Hilda Ogden abitano in una casa al numero civico 12a, per evitare che l'indirizzo presenti il numero 13.
  • L'attore Stan Laurel (Stanlio), una volta in arte, cambiò cognome affinché il conto delle lettere non risultasse pari a 13. Si chiamava infatti Stan Jefferson.
  • Molte compagnie aeree non inseriscono sui loro mezzi la fila numero 13, passando direttamente dalla 12 alla 14.

Un caro saluto.

martedì 10 gennaio 2012

LE PROVE DELLA VITA

Tuta di pressurizzazione pronta? Facciamo un salto nel tempo oggi. Quarant'anni indietro.
Siete pronti? Doctor Who è pronto il Tardis? Viaggio nel tempo!

Siamo nei primi anni del 1970.
Ricordate l'austerity? A Milano non si muoveva una macchina, altro che tempi moderni.
Ero obbligato a passare le mie domeniche in città. Avevo una cricca di amici, per lo più i figli dei negozianti sotto casa: Beppe, Carmen, Ricky, Paolo, Carlo. Si giocava in cortile o in strada, però se la famigerata Signora Scoloriti non rompeva troppo, eravamo nel cortile. La cantina era sempre aperta a quel tempo. Il gioco preferito da noi ragazzi era arrivare alla parete di fondo e tornare indietro. Sì, perchè la nostra cantina era, ed è, un lungo budello che si estende per tutta l'area del condominio. Tra l'altro la mia tinaia è l'ultima in fondo al corridoio. Al buio si doveva percorrere tutto il budello fino alla fine e fare un segno con il gessetto proprio sulla parete davanti alla mia cantina. Sono circa cinquanta metri abbondanti, ma farli al buio vi assicuro che sono interminabili. Si scende da una scala e si entra in un avanti camera buia, ma poi l'antiporta ti fa entrare in un mondo completamente diverso, dove le distanze e le ombre si moltiplicano e si rincorrono.
A metà strada cè una piazzola rientrante con un pilastro.
Dopo aver giocato per ore al pallone, oppure "Al popolo di Mu" (magari vi racconterò un'altra volta 'sta cosa), qualcuno si inventava la prova coraggio di arrivare fino alla parete finale, al buio, e segnare l'arrivo per poi tornare indietro.
Io sono un fifone.
Percorrevo il corridoio dei miei nonni (tre metri) con ansie e paure, figurarsi arrivare alla parete della cantina di fondo! Fighetta, fighetta! Mi sento ancora la voce degli amici che mi prendono per il culo...
Parto estremamente motivato, devo arrivare in fondo. Scendo le scale, entro nell'anticamera, la porta mi si chiude alle spalle ed entro nel buio completo. La mia mano percorre il muro, non ho luci, sono solo.
Un passo, un altro. Se vado più veloce passa più in fretta.

(Passo-passo-passo)

Gli occhi mi fanno uno scherzo di Morgana. Sembra che ci siano delle ombre attorno a me. L'adrelanina mi sale lungo la spina dorsale.

(Passo)

(Passo)

(Passo-passo-passo)

Tutto è buio, non vedo nulla. Sento rumori, ci sono i tubi della fognatura che gorgogliano ma per me sono mostri in ogni angolo del budello.

(Passo-passo-passo)

Non c'è più il muro! Sono alla rientranza? O cavolo qui si nasconde il mostro da sempre immaginato.

(Passo-passo)

Non ce la faccio. Ho una paura dell'accidente.

"Fi-ghet-ta, fi-ghet-ta".

Già sento la tiritera dei ragazzi. Non ce la faccio. Non ce la faccio.
Fanculo, corro. Corro, per arrivare al muro e...


Sbatto la fronte contro il muro e cado riverso in mezzo al corridoio. La capoccia! Cavolo che male. Mi rialzo. Pian pianino ritorno indietro. Ripercorro il corridoio, non me ne frega niente dei mostri. Mi fa male la testa.
Devo avere un bernoccolo da qualche parte. Il segno! Mi sono dimenticato! faccio un'altro passo o due o forse diecimila e mi ritrovo la parete di fondo, faccio un punto di domanda. (Sono arrivato? Intendo)
La fronte mi fa male. Ripercorro il corridoio, la mano alla parete. Non ho più paura ora, voglio solo uscire e bagnarmi la fronte al rubinetto del cortile.
(passo-passo-passo)

Vedo uno spiraglio in fondo o forse è solo un sogno? 

(passo-passo-passo)

Ecco la rientranza.
Che male.
Arrivo in fondo (inizio) del corridoio e apro la porta. Il riverbero del sole mi acceca. Apro l'altra porta e sono fuori, sorrido. Carmen mi guarda strana. I maschi sono neutrali. Mi dirigo al rubinetto e mi bagno la fronte, fortunatamente non perdo sangue dalla testa.
La prova l'ho superata.
Un caro saluto.

lunedì 9 gennaio 2012

TMG


L’attesissimo nuovo album di Tim McGraw, sarà disponibile tra un paio di settimane. Il 24 gennaio uscirà dunque l’undicesimo lavoro in studio “Emotional Traffic” contenente 12 nuove tracce scritte ed interpretate dal nostro bel McGraw. Il disco era già finito più di un anno fa, ma a causa di una lunga diatriba legale tra il cantante e la sua ex-etichetta discografica, è dovuto rimanere bloccato nei magazzini della produzione. Si può già familiarizzare su iTunes con un paio di nuovi brani dell’album, tra cui la hit nr. 1 “Felt Good on My Lips”, che è in vetta alle classifiche USA da 33 settimane, e il nuovo singolo “Better then I used to be”.
Per la stesura e la realizzazione dei brani, Tim ha collaborato con il suo produttore di lunga data, Bryon Gallimore.
“Emotional Traffic” offrirà un po’ di tutto, anche duetti di R&B e tantissimi ospiti tra cui spiccano Ne-Yo, i Pickers Peach, Dallas Davidson, Rhett Atkins, i Warren Brothers e la bravissima Martina McBride.

Questa la Track list dell’album:

1. ‘Halo’
2. ‘Right Back Atcha Babe’
3. ‘One Part, Two Part’
4. ‘I Will Not Fall Down’
5. ‘The One’
6. ‘Better Than I Used to Be’
7. ‘Touchdown Jesus’
8. ‘The One That Got Away’
9. ‘Felt Good on My Lips’
10. ‘Hey Now’
11. ‘Only Human’
12. ‘Die by My Own Hand’



Il pluripremiato cantante della Louisiana è anche attore e lo abbiamo recentemente potuto ammirare nel film “Country Strong” al fianco di Gwineth Paltrow. Nato a Delhi LI, il 1° maggio del 1967, Tim è sposato con Faith Hill, attrice e cantante country, e hanno tre bambine.

sabato 7 gennaio 2012

ME: RICKY MARTIN

Sto leggendo l’autobiografia del simpatico Ricky Martin (San Juan di Porto Rico, 24/12/71) e devo dire che pensavo fosse molto peggio. Certo non sarà mai un tomo all’altezza di “Guerra e Pace” o “Anna Karenina” o “Cime Tempestose”, ma è scritto bene e ci si possono anche trovare dei bei contenuti.
Il libro si intitola “ME” curiosamente in assonanza con il titolo Internazionale. El Nuevo Dia, un quotidiano Portoricano, riportava ieri che avrebbe sposato il finanziere Carlos Gonzales Abella a New York, dove il matrimonio omoaffettivo è legale, il 28 gennaio. La notizia è stata prontamenta smentita oggi dal suo agente. Il cantante però non si è limitato a smentire la notizia ma ne ha dato un’intelligente giustificazione. In sostanza, dice il bel Ricky, avremmo potuto farlo in America, oppure in Spagna, come era stato annunciato da una rivista americana, ma ci sembra illogico.
“Potremmo andare in Inghilterra o Spagna oppure in Argentina e fare questo passo meravigliosamente simbolico, ma non è questo che desideriamo. Io voglio avere il diritto di sposarmi nel mio Paese. Non voglio essere un cittadino di seconda classe. Lo voglio fare nell’Isola dove sono nato e dove morirò”.Non si sa esattamente da quanto tempo Ricky e Carlos formino una (bellissima) pareja, si sa per certo che hanno due figli gemelli, Valentino e Matteo, avuti da una madre in affitto. Nel marzo 2010 aveva fatto il suo “Coming Out” direttamente dalle pagine del suo sito Web, subito dopo aveva partecipato ad una premiazione discografica in compagnia del suo compagno. A quanto pare sono molto affiatati e tutto ciò mi sembra semplicemente fantastico. In attesa dunque che i due possano finalmente convolare a nozze, il mio augurio, per quanto umile e modesto, li raggiunga e li benedica.
Un caro saluto


giovedì 5 gennaio 2012

GNOCCHI AL RAGU' DI ORSO

Allacciandomi al post di ieri vi inoltro oggi la ricetta degli gnocchi settimanali. Mi rendo conto di non essere più tanto puntuale con le rubriche, spero mi perdoniate. Nel frattempo gustatevi la carne ursina.

Un caro saluto