venerdì 24 ottobre 2014

ESSERE GENITORI CRISTIANI




Articolo di Susan Cottrell tratto dal blog FreedHearts (Stati Uniti), del 10 giugno 2013, liberamente tradotto da una volontaria di Progetto Gionata.

Vorreste mandare via quelle parole e chiudere la questione. Ma non potete: vostro figlio è gay. Questo va contro qualsiasi cosa vi è stata insegnata. Non era quello che avevate in mente e vi chiedete subito dove avete sbagliato.
Quando diventate genitori sapete di dovervi aspettare l’inaspettato ma per molti genitori cristiani niente può prepararli a sentire che il loro amato figlio è gay. È il bambino che avete cullato, che avete nutrito con la purea di banane e per cui avete sognato un bellissimo futuro. Come può essere? Cosa dirà la Chiesa? Cosa diranno i vostri amici? Cosa vi riserva il futuro? Non sapete da dove iniziare.
Se siete un genitore cristiano, un membro della famiglia o un amico a cui una persona cara ha dichiarato di essere gay o lesbica, allora questo è per voi. Vi invito a sedervi, a rilassarvi, magari a prendere una tazza di tè e digerire ciò che sto per dirvi. La mia speranza è quella di guidarvi mentre camminiamo un po’ attraverso questo labirinto di confusione per aiutarvi a trovare la vostra strada per l’integrità. Nella maggior parte dei gruppi cristiani questa non è una buona notizia e potreste iniziare a riflettere e cercare voi stessi senza alcun risultato. Faremo anche questo. Ma prima chiariamo che alla base di tutta questa storia non ci siete voi. Il primo errore della maggior parte dei genitori è proprio quello di renderla loro anziché di loro figlio o di loro figlia. 
Parliamo, quindi, di alcuni dei maggiori ostacoli per i genitori Cristiani.

1. Non è un attacco contro di voi. Non è qualcosa che vostro figlio ha fatto a voi.
Loro non hanno “scelto l’omosessualità” per ribellarsi contro di voi, farvela pagare o rendere infelice la vostra vita. Infatti, non ha niente a che fare con voi. Non lo avete causato voi; non è un vostro fallimento. Quando ero una giovane cristiana a cui era stato insegnato che l’omosessualità è un peccato, credevo che un trauma subito nel passato causasse l’omosessualità, anche se poi veniva dimenticato. Con mia grande sorpresa, Dio ha cambiato completamente la mia visione e mi ha mostrato molte persone che hanno avuto una splendida infanzia e che, nonostante questo, sono gay. Mi ha anche ricordato di molte persone eterosessuali che avevano avuto infanzie traumatiche e che comunque sono rimaste etero.
Le vostre aspettative potrebbero andare distrutte. Ma quelle sono le vostre aspettative per vostro figlio. Molto semplicemente, potrebbero non essere le aspettative di Dio. Chiedete a Dio di cambiare la visione che avete di vostro figlio con la Sua. 

2. Questo orientamento non è una novità per vostro figlio. È probabile che non ve lo abbiano detto la prima volta che hanno notato di provare attrazione per lo stesso sesso. Infatti, probabilmente hanno convissuto a lungo con tutto questo. Dovevano scoprire quanto fosse vero, dovevano guardare altri giovani adolescenti crescere nel periodo della pubertà e realizzare che loro non stavano sviluppando gli stessi sentimenti. Forse hanno frequentato il sesso opposto per vedere se poteva nascere la passione, ma niente. Quando si dichiarano a voi sono abbastanza sicuri di cosa stanno dicendo. Può essere che dobbiate lavorare su una serie di emozioni nuove e le vostre emozioni gli interesseranno, ma per loro non sono affatto nuove. Non chiedete loro se sono sicuri, se magari vogliono prendersi del tempo e vedere cosa succede. Al contrario, tenete conto del viaggio che hanno fatto. Chiedetegli cose come “Quando lo hai scoperto?”, “Per quanto tempo ti sei sentito così?” e ditegli quanto siete grati che vi abbia coinvolto, che non devono più affrontare tutto questo da soli.

3. Questo è il momento giusto per abbracciare vostro figlio. Immaginate per un momento il coraggio che hanno trovato per raccontarvi della loro sessualità, soprattutto sapendo di contraddire ciò in cui credete di più. In questo momento vostro figlio ha bisogno di sapere che ha fatto la cosa giusta parlandovene. Potreste essere travolti dalla paura, dai dubbi, dalla rabbia, dal dolore, dalla delusione, dalla vergogna, dall’angoscia o dai sensi di colpa, ma non lasciate che questo vi impedisca di esprimere il vostro amore incondizionato e l’ammirazione per vostro figlio. Lui avrà le sue emozioni di cui occuparsi, non caricatelo anche del peso delle vostre. Datevi il tempo per elaborare tutte le tue emozioni. Siate comprensivi con voi stessi e con vostro figlio.

4. Erano terrorizzati all’idea di dirvelo. Il rischio che hanno corso è reale. Alcuni adolescenti gay sono stati svergognati, allontanati, minacciati, picchiati ed evitati. Sanno che una volta che lo hanno detto non può essere più taciuto. Corrono il rischio, o perché si fidano di voi e sperano per il meglio o perché non sopportano più di vivere nella falsità. Avete un figlio forte. Siate orgogliosi. Avete l’opportunità di sfruttare al massimo la loro fiducia e aiutarli con l’amore incondizionato di un genitore. Questo è il vostro lavoro come genitore e come cristiana: amare incondizionatamente.

5. Pregare, desiderare e avere fede non renderanno vostro figlio eterosessuale. Se fare queste cose significasse che l’omosessualità non farebbe visita una famiglia cristiana, allora non la vedremmo così spesso. Ho sentito innumerevoli storie di persone che hanno pregato incessantemente, ma non è cambiato nulla. Immaginate un falso guaritore che prega per guarire i mali; quando non c’è alcun risultato quei ciarlatani dicono al povero bambino sulla sedie a rotelle “Forse la prossima volta avrai abbastanza fede da poter essere guarito”. Dove sta la colpa? Se qualcuno non è stato guarito in un contesto simile la scelta è di Dio, non di chi è sulla sedia a rotelle. Qualcuno ha pregato per essere eterosessuale? Non credo. Nel frattempo, ci sono innumerevoli storie di persone che hanno pregato, hanno fatto tutto nel modo giusto, hanno seguito ogni suggerimento e si sono convinti con tutto il cuore di essere eterosessuali – solo per provare poi delusione e disgusto per se stessi. Vostro figlio non merita questo.

6. Per gli adolescenti ci sono ancora molti cambiamenti da fare. Niente panico! Lasciate che scoprano se stessi. Che cosa sapevate voi a diciott'anni che sentite ancora oggi? A pensarci bene, l’orientamento sessuale probabilmente è una delle poche cose di cui eravate sicuri. 
Non pretendete un certo percorso di vita per vostro figlio o vostra figlia in questo momento in cui hanno il mondo ai loro piedi. Non abbiamo ancora imparato quanto è opprimente dover accontentare qualcun altro? Non ditegli che è una fase che passerà. Riconoscete quanta strada hanno percorso, che hanno un futuro emozionante e che sarete con loro durante ogni passo del loro cammino. Se scoprono che il loro orientamento potrebbe non essere quello che pensavano, allora lo scopriranno da soli. Dire loro che state pregando affinché cambino o che probabilmente “si metteranno in riga” quando cresceranno servirà soltanto ad allontanarli da voi. Cosa ancora peggiore, non mandateli in un campo di “riorientamento”: questo traumatizza tantissimi giovani, rafforzando in loro una profonda vergogna e il disprezzo per se stessi.

7. I figli adulti sono fuori dal vostro controllo. Ancora più degli adolescenti, i figli adulti sono al di là della vostra autorità genitoriale. Voi avete fatto del vostro meglio come genitore, nonostante non foste perfetti (nessuno lo è!). Dovete avere fiducia in Dio per questo figlio che avete cresciuto. Abbracciatelo e amatelo come un compagno di fede: Gesù vi chiede questo. Non respingeteli e non agite in altri modi che vi allontaneranno soltanto dalla loro vita. Al contrario, aspettate impazientemente i numerosi eventi importanti della vita futura e siate lì per loro come volevate che i vostri genitori fossero lì per voi.

8. Mettete da parte le risposte delle altre persone. L’opinione del vostro prete, del vostro gruppo religioso o dei vostri parenti non sono tanto importanti quanto lo è il benessere di vostro figlio o di vostra figlia. Mettete da parte le opinioni degli altri e concentratevi su come Dio conduce voi nello specifico. Se non riuscite a dire nel vostro cuore che vostro figlio è più importante delle opinioni degli altri, allora cercate il Signore e chiedetegli di ristabilire le vostre priorità.

9. Sostenete il peso di vostro figlio o vostra figlia. Lasciate che il peso delle domande senza risposta e del malessere dipenda da voi. Non siete voi quelli a cui viene fatta pressione per cambiare la propria identità. Vostro figlio ha tutto il resto del mondo da affrontare; voi siete gli unici che potete aiutarli a sostenere il loro peso e a realizzare la legge di Cristo, come ci viene detto nella lettera ai Galati 6:2. Il rapporto con vostro figlio lo richiede. Non fate pressione per avere risposte o soluzioni facili. Come con altri grandi eventi della vita, mettetevi di fronte a ciò che non conoscete e aspettate con pazienza che Dio vi riveli le risposte secondo i Suoi tempi.

10. Infine, ricordate che non è vostra la responsabilità di cambiare il comportamento delle persone. Non è il nostro compito, neanche con i nostri figli, soprattutto quando sono cresciuti. Se pensate che da pianista lo farete diventare giocatore di calcio, arrendetevi subito. Gesù non è per la modifica del comportamento; Lui è per la vita, la Sua vita scorre attraverso di noi. Questo è ciò che significa grazia (kharis): lasciare che Gesù scorra attraverso di noi invece di sentirsi obbligati a correggere ogni cosa. Il vostro compito è amare le persone, soprattutto vostro figlio. Lasciate che Dio usi questa situazione per mostrarvi cosa significa amare incondizionatamente. Mentre amiamo gli altri, Dio è al lavoro in un modo che noi non possiamo vedere.

Questa strada probabilmente non è quella che avreste scelto, né quella che avreste intrapreso all’inizio. Ma se Lo cercate, Dio vi mostrerà la bellezza del viaggio. Forse Dio ha scelto voi per una vita come questa per far brillare il Suo amore in mezzo alla rabbia e all’odio (anche se le vostre convinzioni a riguardo non cambieranno). Forse Lui vi userà per ristabilire il Suo nome, che è stato così tanto diffamato, in un gruppo di persone che hanno bisogno di Lui – come tutti noi. Dio è bravo a darci dilemmi che non ci aspettavamo per scuotere le nostre piccole, minuscole visioni del mondo. Lui scuote tutto ciò che può essere scosso finché tutto quello che è rimasto è ciò che è irremovibile. Stringetevi a Lui in questa vita e Lui vi porterà verso qualcosa di meraviglioso – per voi e per la vostra famiglia.

6 commenti:

  1. Un bellissimo articolo, mi sono molto emozionata mentre lo leggevo...
    Credo che a prescindere dal fatto di avere o no figli omosessuali ogni genitore dovrebbe leggere queste parole che possono essere d'aiuto in qualsiasi momento della vita dei figli e per qualsiasi problema che essi possano avere...
    Credo che sia fondamentale per un figlio sentire la vicinanza dei genitori e sapere che loro lo amano sempre, incondizionatamente e che non lo giudicano.
    Bellissima l'ultima frase dell'articolo...se davvero sapessimo stringerci a Dio e fidarci di Lui potremmo affrontare le difficoltà più serenamente.

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  2. "I miei figli sono più importanti dell'opinione degli altri" questa è l'unica frase, dal mio punto di vista, importante ed essenziale.
    Vale per l'orientamento sessuale, idee politiche e religiose, scelte di vita, o quant'altro la vita ci ponga innanzi.
    Mi inorridisce che ci sia le necessità di scrivere un decalogo come questo. Dovrebbe essere un fatto assolutamente naturale accettare i figli per come sono. Non sono stati loro a chiedere di nascere ma noi, ben sapendo che sarebbero stati esseri unici ed irripetibili, da accogliere a braccia aperte, con le loro perfezioni ed imperfezioni.
    Le difficoltà e le tragedie sono ben altre...

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  3. Purtroppo non molti pochi genitori la pensano al contrario di voi. Spesso con risultati disastrosi, se vi va di vedere una commovente pellicola, cercate "Preayers for Bobby" probabilmente ce ne saranno in rete anche coi sottotitoli in italiano. Un film splendido che in Italia non hanno (naturalmente) fatto girare...

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    1. Avevo già letto la trama di questo film, peccato che in Italia non ci sia verso di poter vedere pellicole del genere.

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  4. Purtroppo grazie alla nostra "domocrazia" cattolica certi film non passano. Pensare che Sigurney Weaver è stata anche candidata a parecchi premi per questo film che è tratto da una storia vera.
    Vi invito a vederlo su Youtube "prayers for bobby sub ita", un film da far vedere anche ai ragazzi più grandicelli.

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    1. Per il momento ho visto solo il trailer in inglese, e ne sono rimasta colpita...
      Deve essere davvero bello, intenso e commovente...
      Lo guarderò sicuramente per intero..

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