martedì 8 luglio 2014

DOPO BEN



DOPO BEN - Con Riley - Dreamspinner Press


Trama:
Un anno dopo la morte improvvisa di Ben, suo compagno da quindici anni, Theo Anderson è ancora in lutto. L’ultima cosa che cerca è un nuovo amante. Ma, come Theo scoprirà ben presto, a volte la vita ha altri piani.
Theo prova una forte attrazione fisica per Peter, un uomo che ha incontrato in palestra, ma è Morgan, il suo nuovo amico online, che gli fornisce la sfida intellettuale che lo riporterà alla vita. Morgan è brillante, audace e irriverente, e Theo è pronto a fare il grande passo… fino a quando non scopre che Morgan potrebbe avere la metà dei suoi anni.
L’ultimo compagno di Theo aveva qualche anno in più di lui – abbastanza da creare tensioni nel rapporto tra Theo e la sua famiglia – e la possibilità che un altro rapporto sia stroncato troppo presto lascia Theo paralizzato dalla paura. Ha bisogno di trovare pace al ricordo di Ben, riconciliarsi con la sua famiglia e ritrovare gli amici trascurati se vuole ricominciare la vita con un nuovo amante. Ma Theo non è l’unico ad avere un passato.

Voto:

Per carità, il libro sarebbe anche bello e scritto bene. Una vera lezione di scrittura psicologicamente corretta e perfetta. Il protagonista vive la lotta interiore di un lutto che gli ha rovinato la vita e possiamo comprenderlo e vivere il suo strazio interiore. Difficile riprendersi dopo una batosta simile. Ma è anche un libro difficile, pesante da leggere perchè vissuto in questo continuo backstage della relazione precedente. Un libro drammatico, è solo un anno che il compagno è morto e Theo non riesce ancora ad interiorizzare il suo lutto e lasciarlo andare. Un libro triste. Talmente triste che il finale a lieto fine non riesce a sciogliere il gusto amaro di tutta la lettura e ci lascia addosso solo nostalgia e dolore. Se vi piace il genere è sicuramente da leggere ma se state attraversando un periodo 'no' evitatelo accuratamente.


NB Il voto è del tutto soggettivo e viene strutturato ad un massimo di cinque stelle: scarso, sufficiente, discreto, ottimo, eccellente.

20 commenti:

  1. Come spesso succede Eagle ed io la vediamo diversamente. Succede anche per Dopo Ben. Capisco Eagle quando canticchi "tristezza per favore va viaaaaaaa" ma in questo caso dissento. Non è tristezza è reimparare a camminare e vivere. Ad avere nuovi e diversi desideri. Fermarti e sostituire un altro nome quando sei solo e pensi " questa la devo dire a.....". Va oltre la tristezza va oltre il dolore perdere chi ami, semplicemente ti spezzi ma non muori eppure non ci sei. Credo , posta in questi termini, l'autrice abbia saputo presentare tutto questo evitando facili sentimentalismi, facendoci percorrere insieme a Theo il suo risveglio, aggiungendo Adam/Morgan all'equazione. Non il classico bello/dannato/impossibile. Ma un uomo fragile che non vuole più essere tale, si mette in gioco ed osa, per amore. Vincono entrambi in sordina. Quattro stelle per me.

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  2. Qualcuno di voi ha avuto modo di vedere il video su youtube che è una parodia del video di una certa Kanye West fatta da due attori maschi: Seth Roger e James Franco. Il vidoe originale era sulla canzone Side by Side. Se avete tempo guardatelo. cliccate KanYe West parodia Side by side.

    Ho visto il nuovo cammeo qui a destra su colpi di mano.................senza parole.

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    1. se vuoi scatenarti sopra la scrivania ti consiglio questo:
      http://youtu.be/twQlpFrm5iM

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    2. Mi fai paura Eagle, adesso devo aspettare fino a quando arrivo a casa, accidenti!

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    3. NOn ho resistito. visti. Bearfoce 1 favolosi e super scatenati: hanno tutta una serie di video ho visto pure quello natalizio con il cane con le corna da renna. Stasera lo mostro al mio orsone che da tre Natali vuole prenderne un paio per il nostro cane. Il tocco dell'orsetto di peluche finale è dolce...

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  3. Silva..strano , ma vero questa volta concordo con te..
    E' un libro commovente,sia per quello che riguarda Theo e Ben..che per il trauma che ha affrontato Morgan..ognuno affronta il lutto a modo suo..non esiste tempo..nè modo e maniera..è semplicemente così che va...
    E' una storia vera..reale..in cui ognuno di noi..per diversi motivi..si può riconoscere.Aspettavo da tempo l'uscita di Dopo Ben e direi che ne è valsa la pena.

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  4. Bimbe mie, non ho detto che è brutto... è un buon libro solo... un po' pesao come dice il prof.

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  5. Questo libro mi ha ridato fede nel genere MM Romance.

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  6. Eagleotto..al Professore da un baciotto ,per favore.
    Ognuno giustamente ha le proprie opinioni,ci mancherebbe..ho semplicemente detto che condivido il commento di Silva,ma non per dare contro a te..
    Ma una domanda Gloria e Alice?Si sono imboscate?

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    1. Alice c'è, Gloria è al mare con la famiglia ancora per un'altra settimana.
      Per il prof, provvedo stasera appena a casa! Kiss,.

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  7. Che significa che ti ha ridato fede?Il genere m/m è bellissimo al pari di ogni altro romanzo d'amore...poi logicamente ci sono case editrici ..che pubblicano di tutto eh,come sempre..facendo storcere il naso a chi magari a chi magari per la prima volta legge questo genere..e poco si fida di case editrici che invece hanno prodotti veramente belli.

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  8. Questo romanzo al pari di Ethan che amava Carter..lasciano sensazioni bellissime..poi ci sono quelli che ti riempiono di buon umore..quelli che hanno una trama semplice,ma non per questo meno belli..però si ritorna lì..
    M'incacchio come una belva quando sento dire che romanzo m/m è sinonimo di porno!!(non mi riferisco ai presenti ,eh).
    Sono sottovalutati e non è giusto..tutto sta ad affidarsi a persone che pubblicano cose serie..che poi ci sia passione,molta passione,va bene..e bene o male non la si trova ovunque?Ma non vanno paragonati a libretti di un certo livello -.-.

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  9. Mo basta..me ne torno a leggere il mio Patto di sangue..mamma mia quanto è belloooooooooooooooo...

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  10. Si è perso il mio commento. Dopo averne letto centinaia, le storie diventano prevedibili, anche se restano carine, divertenti. ma alla fine non è che ti resta molto. Questo libro mi ha invece sorpreso come una rasoiata. Non riuscivo a staccarmene e non riesco a dimenticarlo. Mi ha ridato fede che ci sono ancora storie da raccontare, specialmente quelle meno semplici.

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    1. Probabilmente è come dici tu, Emanuela. Ma, al momento, non concordo. Mi spiego: mi sono accostato al genere m/m recentemente ed ho letto parecchi libri, solo di DSP tutti quelli tradotti in italiano, qualcuno in spagnolo e anche alcuni dall'inglese. Sì, è vero, a volte le storie si assomigliano ma non sono mai uguali. Questo, devo darvene atto, credo che sia dovuto anche alle scelte editoriali che avete fatto e vi faccio i miei complimenti. Così come una storia reale e personale, non è mai uguale al vissuto di un'altra storia, di un'altra persona. Prevedibili? Forse. Ma questo dipende anche dalla capacità e dalla bravura degli autori. Un TJ Klune, un Andrew Grey (e cito solo i miei preferiti) non li ho mai trovati prevedibili.

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    2. Confesso che a volte mi fanno domande su alcuni libri, parlandomi dei personaggi, e io non ricordo da che storia sono tratti. "Oh, sì, il tizio a cui tutti vogliono bene, quello bellissimo, quello con il fidanzato che lo maltratta un po', quello che si mette nei guai, che non pensa di valere tanto" e io devo andare a leggermi tutte le trame per trovare il nome, perché nel frattempo ne ho preparati altri cinque con le stesse identiche caratteristiche :-) Poi dipende anche da quello che uno cerca quando legge. A me piacciono le storie portate avanti più dai personaggi che la trama, dove il viaggio non è da A a B, ma da come è il personaggio all'inizio e come è alla fine (più saggio? più coraggioso? più aperto? più chiuso? ha imparato qualcosa?), quindi i libri che vengono criticati perché la storia potrebbe essere riassunta in dieci pagine, se i personaggi dall'inizio alla fine hanno affrontato i loro demoni stando chiusi per 200 pagine in una stanza, per me sono grandi romanzi.

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    3. Be' certo se ti fanno domande così generiche, può essere sviante.

      E poi sono d'accordo con te. In genere sono alla ricerca della sensazione che ti fa provare la scrittura, delle emozioni che riesce a suscitare. Dall'ilarità alla commozione. La trama può essere avvincente e senza dubbio conta molto ma se un libro ti fa provare le stesse sensazioni del personaggio, quello è un libro vincente. E qui ritorno al mio giudizio per questo libro, la tristezza, il lutto. Per questo ho scritto che senza dubbio è un buon libro ma, proprio per le sensazioni provate, un po' troppo pesante.

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  11. Leggo solo ora la seconda metà dei vostri commenti...non posso ancora pronunciarmi sul libro che avete letto ma desidero esprimere il mio modesto pensiero..
    Non e' nemmeno un anno che leggo romanzi mm DSP, e devo dire che mi hanno conquistato da subito, di ogni storia che ho letto mi e' rimasto dentro qualcosa, una frase, una situazione, una scena d'amore...
    Purtroppo e' vero che il genere e' sottovalutato e probabilmente da chi non ha mai letto storie simili può essere liquidato semplicemente come porno, ma trovo che siano sottovalutati anche i romance etero...che pure leggo e adoro...
    Fatto salvo il gusto di ciascuno trovo che chi decide di non accostarsi al genere mm a causa di pregiudizi perde davvero qualcosa di meraviglioso...e io sono contenta di aver scoperto queste storie..
    Grazie Emanuela per il lavoro che svolgi...

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  12. Effettivamente ho atteso un periodo abbastanza positivo per iniziare la lettura di Dopo Ben. Pensavo di perdermi tra le sue pagine, intrise di dolore.
    Libro difficile, sicuramente.
    Straziante? No.
    La tristezza, con qualche puntatina di angoscia, prevale in tutte le pagine, trovando posto, per la speranza, solo alla fine.
    Non sappiamo se durerà oppure no questa coppia, comunque abbiamo constatato che Theo è riuscito a risollevarsi definitivamente dalle sabbie mobili della sua esistenza.
    Questo è l'importante.
    Cosa mi ha dato più fastidio? Non i continui riferimenti a Ben, ma alla ridicola differenza d'età tra i due, nove anni, che viene vissuta come un muro quasi insormontabile.
    Cosa mi ha più favorevolmente colpito? L'abitudine dei genitori di Theo, incapaci di esprimere verbalmente al figlio la loro vicinanza nonché appoggio incondizionato, di stringere sotto il tavolo i suoi piedi tra i loro. Sono state piccole scene di una tenerezza unica (forse perché io stessa ho questa abitudine con i miei figli).

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