martedì 17 giugno 2014

DIMMI CHE E' VERO


DIMMI CHE E' VERO - TJ Klune - Dreamspinner Press

Trama:

Credete nell’amore a prima vista?
Paul Auster no. Anzi, Paul non crede quasi in niente. Ha trent’anni, è leggermente sovrappeso, e le sue caratteristiche migliori sono l’umorismo caustico e il modo colorito e vivace di commentare quel poco che gli succede. I suoi migliori amici sono Rotelle, un cane con due zampe, e Helena Handbasket, una drag queen sull’orlo del bipolarismo. Paul trascorre le giornate in un cubicolo a svolgere un lavoro senza prospettive, e si ripromette di continuo che se il pappagallo omofobo di sua nonna lo insulterà un’altra volta, gli tirerà il collo.
Poi arriva Vince Taylor.
Vince è il suo esatto contrario: sexy, sicuro di sé, e più ottuso di una gallina. E quando, per qualche ragione sconosciuta, questa specie di dio comincia a fargli insistentemente il filo, Paul si convince di essere il bersaglio di uno scherzo, perché non è possibile che uno come Vince possa essere interessato a un perdente come lui.
Ma dopo averlo investito con la propria auto – involontariamente e con il terrore di aver commesso un omicidio – Paul è costretto a guardare Vince con occhi diversi, e scopre che l’unico ostacolo tra loro è rappresentato solo da se stesso. Un ostacolo che sembra incapace di superare, almeno finché Vince non è costretto ad affrontare un doloroso evento famigliare, e Paul deve decidersi ad accantonare i propri dubbi e stare accanto all’uomo che lo trova perfetto così com’è.

Voto:


Io difendo a spada tratta questo scrittore, che mi piace un sacco per come scrive e per come coinvolge il lettore. Tuttavia questa volta la storia è poco convincente. A partire dai protagonisti. Paul, brutto anatroccolo che non diventa cigno, che riesce a far innamorare di lui il bellissimo coprotagonista, che però non prende sul serio la cosa e se la mena per metà del libro. Poi finalmente si sveglia e scopre che il suo spasimante è veramente innamorato e allora si decide. Vince bellissimo, ricchissimo, strafichissimo, palestratissimo che per far capire all'altro che è innamorato ne combina di tutti i colori.
Ma dai!
No, non ci siamo questa volta TJ. Bravissimo nella scrittura, sempre effervescente e commovente ma la trama è un po' carente. Come in ogni suo lavoro Klune è un grande nel dipingere i vari personaggi. E qui si diverte anche a dipingere un cane handicappato,  un pappagallo omofobo e un fantasma mestruato. La famiglia di Paul, surreale ma simpaticissima e Helena/Sandford la schizofrenica drag queen, che meriterebbe un libro a sè stante. Come sempre bravo a questo scrittore anche se leggermente in crisi con la trama che stavolta non mi convince. 


NB Il voto è del tutto soggettivo e viene strutturato ad un massimo di cinque stelle: scarso, sufficiente, discreto, ottimo, eccellente.

3 commenti:

  1. Buongiorno a tutti speriamo in una giornata più serena di quella di ieri vero?
    Devo darti ragione Eagle sul commento del libro, soprattutto perche dopo aver letto " Dimmi che è vero" ho letto "La nostra identità" dove ho ritrovato il miglior TJ. Tornando al libro di oggi, devo dire che, in ogni caso il racconto è più che godibile, TJ sa fare molto bene il suo mestiere e la sua impronta è sempre unica. Più che la storia d'amore io ho visto una storia di profonda amicizia fra la mitica Drag/Amico e Paul, trattata in modo ironico, a tratti esilarante, e di un commovente assoluto in certi punti. Tutto il resto per me è stato di contorno Vince compreso, loro due il loro passato, il cambiamento del presente che porta inevitabilmente ai dubbi del futuro. Per me TJ non è mai scontato. Quattro stelle.

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    1. Buon giorno Stelline! Speriamo davvero in una giornata più serena, anche se qui il tempo è coperto e piove fortissimo.
      Baci di buona giornata.

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  2. Io amo Tj e i suoi personaggi..mai un momento di noia..passi dalle risate alle lacrime come niente fosse...se Cardeno è il più romantico..Klune è sicuramente il più stravagante.Inutile dire che non vedo l'ora di leggere il suo ultimo romanzo

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