domenica 18 dicembre 2011

ANGELI




Week end come usuale nel Comesotto-Varesasco, questa volta più verso Como. Sabato sera eravamo invitati da amici a Laglio. Un Christmas Party in piena regola. Invitati una trentina scarsa di persone, i padroni di casa con due dei quattro figli più una ventina di amici. La casa, bellissima, è vicina alla villa di Mr. Clooney. E’ una casa di paese, ristrutturata molto sapientemente. Io conoscevo solamente il padrone di casa, oltre al Professore ovviamente, ma devo ammettere di essermi trovato molto bene.  La tavola era preparata con tantissimi manicaretti fatti in casa da ognuno degli invitati, pranzo in piedi ovviamente. Nel camino della bella cucina, uno dei ragazzi aveva fatto un bellissimo presepe con legni e muschio, come quelli che piacciono a me. Ci dividiamo in due gruppi, in maniera del tutto casuale e naturale, noi scendiamo in taverna con altri dieci/dodici persone e un gruppo più o meno dello stesso numero rimane in cucina. La taverna è accogliente: la volta di sasso racchiude una stanza di otto metri per quattro dove sono sapientemente posizionati un divano a “elle” di tessuto bianco con grande tavolino in legno, poltroncine di diverso stile ma tutte antiche fanno da corona. Nell’angolo c’è un tavolo rotondo con una tovaglia rossa e stoviglie in tinta. La stanza dà sul giardino che è stato ripulito e riadattato da poco, peccato non poterne usufruire per il freddo. La conversazione è molto leggera ma anche interessante, scopro una coppia di signori che sono nativi di Bolzano e mi diverto a parlare con loro della montagna e dei miei parenti altoatesini, altri due hanno la passione della pittura come me anche se io sono decisamente un dilettante. Insomma un bel gruppo di persone che non mi hanno senz’altro fatto sentire un intruso. Verso la fine della serata una delle invitate fa apparire magicamente dei rotolini di carta ai quali è attaccato un cioccolatino, un biscotto, una caramella, ognuno è pregato di pescarne uno come piccolo presentino natalizio. La signora ci spiega di aver fotocopiato un libro che parla degli angeli, ad ognuno di noi dovrebbe capitare l’angelo al quale siamo stati assegnati. Il mio recita queste parole:

Angeli del Governo Sottile
Sono adibiti al controllo e all'equilibrio fra gli uomini, gli animali, il mondo vegetale e minerale. Cooperano con gli elfi e le fate. Risvegliano in te l'antico richiamo della Natura per amarla e rispettarla.
Gli Angeli del Governo Sottile li scegli quando il tuo amore è sbilanciato o solo verso te o solo verso gli animali o le piante, e vuoi trovare un equilibrio per donare i tuoi tesori a tutte le energie del Creato.

Carino, no? Senz’altro meglio di qualcun altro al quale è capitato l’Angelo della disperazione, o l’Angelo della malattia!
Ogni invitato legge ad alta voce il proprio bigliettino: al povero Professore è capitato il testo più lungo e più complesso di tutta l’assemblea. Con il suo sensuale accento spagnolo è costretto a leggere ad alta voce questa spatafiata:
 

Angeli Della Verità
Questo angelo ti aiuta a sperimentare nel profondo la tua verità. Ti fa sentire finalmente esente dalle convenzioni imposte dagli altri. Ti fa capire che quello che è giusto per te può non esserlo per un altro, che quello che “ora” è giusto per te, può non esserlo domani. Ti porta a capire il gioco degli opposti della vita e che la scelta di combattere il male per il bene è un’illusione e che l’unica realtà è la verità dell’amore che ti spinge verso l’esperienza, senza giudicarla, liberandola dalla paura, trasmutandola in una modalità del tuo risveglio interiore.Gli Angeli della Verità li scegli quando senti che dentro di te parla una vocina che ti aiuta a passare oltre la mente, oltre le emozioni e per un istante ti senti testimone di te stesso


Quasi una tesi di laurea. Passata la mezzanotte la gente comincia ad andare a casa, alla mezza ce ne andiamo anche noi ed arriviamo a casa un’oretta dopo. A letto ci facciamo un po’ di coccole e poi ci addormentiamo con i nostri rispettivi Angeli che ci custodiscono.

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Il mattino dopo, con tutta calma ci alziamo per l’altro impegno con gli amici. La compagnia è del tutto diversa da quella della sera antecedente. Il navigatore, o meglio la navigatrice che noi chiamiamo Luz, fa il proprio dovere e ci porta in un paesino vicino a Brunate, un posto arroccato sulle colline retrostanti a Como. Più precisamente Civiglio e la locanda tipica si chiama “Crotto Civiglio”. L’occasione dell’incontro è un pranzo pre-natalizio con i padroni di casa ed i loro amici, siamo in quattordici con una sola signora. La preponderante presenza maschile la dice lunga sui gusti affettivi  dei tredici maschietti: siamo cinque coppie più tre singles (di cui uno accoppiato ma senza compagno) e la sola esponente del gentil sesso. L’età media dei partecipanti è piuttosto alta, il Professore ad un certo punto mi confida di sentirsi come se fosse ad una cena di pre-pensionamento. Il ristorante è uno di quei pochi luoghi che rimangono ancora, dove riesci ad abbuffarti di cibo genuino spendendo pochi euro.  Elenco delle portate: antipasto di salumi misti, tre tipi diversi di polenta, brasato, lepre in salmì, filetto di cervo, dolce, caffè e ammazza-caffè: totale € 15.- che sale a 18 con l’acqua e il vino. Durante il pranzo si parla del più e del meno, la discussione più partecipata è quella sulle unioni matrimoniali omoaffettive.  Nevio ci confida che a lui non interessano, al momento, visto che è stato recentemente lasciato dal suo ex. Nell’affermazione leggiamo un tono nostalgicamente polemico.  Giulio è certo che ci sarà una svolta nelle decisioni governative. Io sono molto scettico, finchè saremo un paese legato al Vaticano non si otterrà assolutamente nulla. Le vivande sono molto buone e saporite, gustiamo tutto con golosità e poi rientriamo a casa. Un week end decisamente gradevole in buona compagnia. Questa settimana passerà molto lentamente, in più domani mi aspetta un mezzo trasloco in ufficio.
Un caro saluto.

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