mercoledì 17 ottobre 2012

I TRE SETACCI


Un giorno un uomo andò da Socrate e gli disse:

“Ascolta Socrate, devo confidarti una cosa sul comportamento del tuo amico”.

“Fermati – lo interruppe il saggio – Hai passato quello che vuoi dirmi, al vaglio dei tre setacci?”
“Tre setacci?” chiese l'altro, pieno di stupore.

“Sì, mio buon amico, tre setacci. Esaminiamo ciò che vuoi raccontarmi attraverso tre setacci. Il primo è quello della verità. Hai controllato se tutto quello che vuoi dirmi è vero?”

“No, l’ho sentito raccontare e ...”

“Bene, bene. Ma sicuramente l’avrai fatto passare attraverso il secondo setaccio. Quello della bontà. Ciò che vuoi raccontarmi potrebbe non essere del tutto vero. E’ almeno qualcosa di buono?”

Esitante, l'altro rispose:

“No, non è una cosa buona, al contrario...”

“Hum – disse il saggio – vediamo di utilizzare il terzo setaccio, e vediamo se è utile raccontarmi quello che mi vuoi dire...

“Utile? Non esattamente.”

“Bene! – concluse Socrate con un sorriso – se ciò che hai da dirmi non è né vero, né buono, né utile, preferisco non saperlo, e quanto a te, ti consiglio di dimenticarlo...”

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