XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)
«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Dalla Liturgia odierna Vangelo di MC 10, 42-45).
Nel dire che questa Chiesa non ha futuro, quello che voglio dire è che il papato e la curia vaticana, così come si sono organizzati e funzionano, non solo non vanno da nessuna parte, ma anche, e soprattutto, stanno danneggiando molto la stessa Chiesa e, ancor di più, tanta gente di buona volontà che perde persino l’interesse per la religione quando vede il triste spettacolo che sta dando il cosiddetto “sistema romano”.
Poi è arrivata la Chiesa come organizzazione patriarcale e gerarchica, alleata con il potere e detentrice essa stessa di tutto il potere, spirituale e temporale. Per far questo dovette violare l'ordine del Maestro: "Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che quelli che sono reputati prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i loro grandi le sottomettono al loro dominio. Ma non è così tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti" (Mc 10,42-44).
La Chiesa si organizzò in stile imperiale, e nel tempo è diventata uno Stato sotto l'autorità del Papa, persona questa con più potere di quanto ne avessero i Faraoni egizi, gli imperatori romani, i califfi ottomani e i re cattolici, ma che osa chiamarsi "servo dei servi di Dio". Se la Chiesa non è un'istituzione divina, ancor di meno lo è il Vaticano. Questo non è il centro della cristianità e tanto meno Roma non è una città santa ed eterna, ma un luogo di intrighi, macchinazioni, tradimenti, lotte di potere e loschi affari. Non so se è nata per questo, ma, storicamente, ha funzionato così, a volte in maniera oscura e subdola, altre volte apertamente e platealmente, fino al punto di diventare un esempio, o meglio, un cattivo esempio, mediante comportamenti oscuri, che spesso venivano giustificati e imitati.
Il papa non è scevro da intrighi, ne fa parte e ne è, a volte, il principale responsabile. Questo è il caso di Benedetto XVI, che è da trent’anni al centro della trama, prima come prefetto dell’onnipotentemente potente Congregazione per la Dottrina della Fede, che condannò i teologi e le teologhe accusati di eterodossia e sostituì, con vescovi neoconservatori, i vescovi del Concilio Vaticano II. Successivamente, nel Conclave, dove mosse tutti i fili per ottenere la sua elezione papale con l'appoggio della maggioranza dei cardinali che erano stati nominati durante il suo mandato come Inquisitore della Fede. E ora come capo di Stato della Città del Vaticano, che, secondo la "costituzione" del Vaticano, detiene nella sua persona la pienezza dei tre poteri, e come Papa, le cui decisioni sono inappellabili e che governa oltre un miliardo di cattolici in tutto il mondo, che non hanno partecipato alla sua elezione.
Credo che nella trama sia coinvolta gran parte della Curia, compreso il papa. Tutti dovrebbero essere messi sotto inchiesta. E, dopo un'indagine, procedere all’abolizione del Vaticano come Stato, che è la grande eresia del cristianesimo, e del Papa come capo di stato, che è l'incarnazione del potere assoluto. Perché è da qui che deve iniziare la Riforma della Chiesa. E qualcuno se ne sta già accorgendo. Vieni Santo Spirito...
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