mercoledì 3 ottobre 2012

RUMI E SHAMS

Conosciamo solo due religioni al mondo degne di nota che sono nate da una storia d'amore tra persone dello stesso sesso. La prima è quella dell’imperatore romano Adriano, che iniziò il culto di Antinoo dopo la morte del suo giovane compagno. Purtroppo la divinizzazione di Antinoo, basata principalmente sulla bellezza fisica del ragazzo, era insufficiente a competere con la crescente popolarità del cristianesimo e il culto fu di breve durata. Al contrario, l’ordine di mistici sufi nota come "dervisci danzanti" che è stata fondata da Jalal al-Din Rumi in seguito alla scomparsa del suo amato compagno Shams al-Din, continua ad esistere dopo più di sette secoli, e le poesie d’amore che Rumi ha scritto in onore del suo Shams sono ancora recitate e cantate in tutta la Persia e in gran parte del mondo islamico.

Rumi nacque nei pressi di Balkh (Afghanistan) nel 1207, ma visse la maggior parte della sua vita a Konya (Turchia). Aveva 34 anni ed era già un maestro sufi anziano, quando Incontrò Shams al-Din di Tabriz nel 1244. Shams aveva quasi sessant'anni. I due uomini stabilirono immediatamente un legame spirituale molto profondo tanto da chiudersi in casa per interi mesi, provocando grande risentimento e gelosia tra i seguaci di Rumi. I devoti riuscirono a cacciare Shams da Konya per ben due volte, ma entrambe  le volte Rumi inviò un amico a Baghdad per recuperarlo.

Nel 1247, Shams improvvisamente scomparve. Le leggende (presumibilmente apocrife) raccontano che scomparve nel nulla ma più probabilmente venne ucciso dai seguaci di Rumi, gelosi del profondo affetto a lui riservato. Rumi cercò Shams per molti giorni ma alla fine dovette rinunciare e si chiuse in un rigido periodo di ritiro. E' stato in questo periodo di lutto per Shams che egli creò le vesti ora associate all'ordine derviscio e che cominciò a danzare a "vortice", cantando ad alta voce le sue poesie.

Dopo la morte di Shams, Rumi ha avuto relazioni appassionate anche con altri due uomini. Salah al-Din Zarkub che era inizialmente uno dei suoi allievi, ma che divenne ben presto il suo fedele compagno. A seguito della morte di Salah nel 1261, Rumi si unì appassionatamente ad Husam al-Din Hasan, che alla fine gli succedette come capo dell'ordine dopo la sua morte nel 1273.

Rumi era un uomo umile che trattava tutti allo stesso modo, musulmani, ebrei o cristiani. Egli preferiva la compagnia dei poveri e dei bisognosi.

Il poema epico mistico "Mathnavidi" scritto da Rumi, è considerato dai persiani come "il Corano persiano", ed è una delle due più importanti opere della letteratura persiana.

Tuttavia, il "Divan di Shams-i Tabriz", è molto più bello. E’ un lavoro scritto espressamente per Shams e il titolo indica che Shams ne è l'autore, come se i due uomini fossero diventati una sola persona. Rumi credeva che Shams fosse l’essere perfetto, a immagine di Dio. Così, per trasposizione, quando amava Shams, egli amava Dio nel corpo e nell'anima. Nemmeno Rumi sapeva esattamente come descrivere il suo rapporto con Shams. "Anche amico e amato sono parole sbagliate" scrisse.
Il tono del Divan è edificante e Rumi riesce a mescolare il misticismo e la profonda spiritualità, con un erotismo che si avvicina al sublime: "La bocca ha un sapore dolce quando il tuo nome è sulle mie labbra”.
"Vedo la mia bellezza in te", Rumi dice in un’altra poesia per Shams. Rumi esprime l'amore per un altro uomo più profondamente e poeticamente di ogni altro scrittore, tranne, forse, Shakespeare o Hafiz.

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