PIOGGIA - L. A. WITT - Dreamspinner Press
Sono ormai due anni che Brandon Stewart e Dustin Walker stanno insieme, da quella fatidica partita a biliardo che li ha fatti conoscere. Non è stato facile, per Dustin, fare coming out con la propria omofobica famiglia e ammettere i propri sentimenti per Brandon, ma ora i due progettano di sposarsi. Finché il fratello di Dustin, Tristan, non si rifà vivo sperando di riallacciare i rapporti, e Brandon incomincia a chiedersi se non ci sia un modo anche per lui di far pace col proprio fratello. Sono sedici anni che Brandon non vede Russell: sarà bastato un silenzio così lungo a rimarginare le ferite?
Se volete leggere qualcosa di poco voluminoso, scegliete questo romanzo breve (80 pagine). L'ho letto in una giornata, un'ora di treno al mattino e un'ora alla sera. La storia però non è niente male. Avevo apprezzato il primo romanzo e la lotta interiore dei due personaggi che ritroviamo in questo sequel. Due uomini passionali, due ritratti di calibro e di grande maturità. In questo piccolo romanzo li troviamo alle prese con il loro ormai consolidato rapporto e la decisione di poter finalmente coronare il loro sogno matrimoniale. Entrambi dovranno lottare con un loro congiunto, Tristan fratello di Dustin che alla fine non lo comprende pienamente ma lo accetta come scelta personale; Russell fratello di Brandon che invece lo rifiuta per la seconda volta. E davanti a questa lotta fratricida, che troppo spesso accade nella vita reale, si svolge e si dipana la decisione di due uomini che si amano e che alla fine si dicono: Sai che c'é? E' una cosa che dobbiamo decidere noi e se anche non siamo accettati pienamente dai nostri rispettivi fratelli, non ce ne frega un tubo, il matrimonio è il nostro. Scritto bene, scorrevole, ma d'altro canto anche molto breve, forse troppo. Il leit motiv della loro decisiva storia è la pioggia che inesorabile va a bagnare le loro anime e fa sperare in giorni migliori, dove possa splendere il sole. Jon Ham e Tuc Watkins (intercambiabili).
NB Il voto è del tutto soggettivo e viene strutturato ad un massimo di cinque stelle: scarso, sufficiente, discreto, ottimo, eccellente.
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