I paesi che riconoscono il matrimonio omosessuale sono dieci (Olanda, Spagna, Belgio, Sudafrica, Portogallo, Canada, Norvegia, Svezia, Islanda, Argentina). In cinque sono condannati con la pena di morte, in 39 è previsto il carcere. Le unioni omosessuali sono molto antiche, ma la globalizzazione di un movimento organizzato che vuole ottenere un riconoscimento legale è sorto solo alla fine del XX secolo.
I corrispondenti di EL MUNDO spiegano qual è la situazione del matrimonio omosessuale nelle principali potenze mondiali.
Pablo Pardo - Washington.- Negli Stati Uniti, il matrimonio omosessuale era, fino a poco tempo fa, materia di legge. Nel 1993, l’ente supremo dello stato delle Hawaii lo ha legalizzato. A seguito di questo, il Congresso federale (l’ente che rimanda a tutto il paese) proclamò tre anni dopo, che solo le unioni tra persone di sesso opposto sarebbero state considerate valide. Nel 2004, tuttavia, la Corte Suprema del Massachusetts dichiarò che il matrimonio tra persone dello stesso era valido in questo stato. Da allora, il matrimonio omosessuale è stato approvato in Vermont, Distretto di Columbia (dove c’è la città di Washington), Maryland, New York, Connecticut, Iowa e New Hampshire. Non esiste una relazione casuale: con l’eccezione dell’Iowa, questi sono, di gran lunga, i territori più democratici e di sinistra di tutto il paese. Infatti, un repubblicano di questa regione viene di solito chiamato 'rino', un gioco di parole tra 'rinoceronte' ('rhino') e 'repubblicano solo di nome' (‘republican in name only’). In effetti, il governatore repubblicano del New Jersey, Chris Christie, ha posto quest’anno il veto di di legalizzare il matrimonio omosessuale nello stato. La ragione più probabile è che Christie vuole candidarsi alla presidenza nel 2012. La California ottenne il matrimonio omosessuale per alcuni mesi nel 2008, fino a che fu sepolto da un referendum. Lo stato di Washington lo ha legalizzato da qualche mese. Anche una riserva indiana del vicino stato dell’Oregon lo ha ottenuto. Di nuovo va ricordato che California, Oregon e Washington vengono riconosciuti dai conservatori degli Stati Uniti come 'la costa sinistra', non solo per la posizione geografica, bensì anche per le loro inclinazioni politiche. Non avendo un riconoscimento a livello federale, le coppie omosessuali non possono sfruttare le pensioni statali, e i loro diritti non vengono riconosciuti in tutti gli stati. La gran parte delle maggiori imprese e delle università, tuttavia, dà loro gli stessi diritti delle unioni eterosessuali. La scorsa settimana, le Forze Armate hanno celebrato con una forma sorprendentemente aperta, la presenza degli omosessuali nei propri ranghi con un ricevimento al Pentagono. In totale, 12 stati hanno proibito le unioni omosessuali, modificando così le loro costituzioni. Il resto degli stati offre diversi tipi di riconoscimento legale. Ci sono consensi che, fino a che non si giungerà al colloquio della legge al Tribunale Supremo, il dibattito proseguirà. Ma, sebbene la tendenza a lungo periodo è a favore delle unioni omosessuali, l’opposizione è ferma. In novembre, gli oppositori di queste unioni cercheranno di proibirli proponendo referendum in Maryland e Washington.
Irene Hdez. Velasco – Roma - Essere gay in Italia è un calvario. Non solo per il fatto che gli omosessuali in questo paese non hanno assolutamente nessun diritto riconosciuto (non esiste nemmeno una legge per le coppie di fatto), ma anche per il fatto che sono sistematicamente discriminati. Le aggressioni fisiche e verbali sono all’ordine del giorno e sono moneta comune. La prova tangibile è che qualche mese fa, in pieno scandalo per i suoi festini bunga-bunga, l’allora primo ministro Silvio Berlusconi si giustificò dicendo: “Sempre meglio che essere gay...”. Ma anche ai leader dellla sinistra ‘sfuggono’ dei commenti omofobi. Basta notare che a novembre il responsabile dell’Italia dei Valori, Antonio Di Petro, se ne uscì dicendo che un’alleanza tra la destra e la sinistra in Italia per appoggiare il Governo di Mario Monti risultava tanto innaturale "quanto due uomini a letto". Come se non bastasse, le ostilità verso gli omosessuali si ripetono ogni giorno in ogni ambito. Come quando le autorità negarono il rinnovo della patente a un ragazzo di 28 anni a causa del suo orientamento sessuale. "Soffre di gravi patologie che potrebbero essere di ostacolo ad una guida sicura", hanno dichiarato. Pochi giorni fa è emerso che nella città di San Pietro Terme, una località di 21.000 abitanti vicino a Bologna, è espressamente proibito che le coppie di persone non sposate vengano tumulate insieme. In effetti, dopo la legalizzazione dei matrimoni omosessuali in Spagna, un’ondata di ottimismo ha travolto i movimenti gay nazionali, pensando che ciò avrebbe portato la possibilità che anche in Italia si potesse giungere ad una legge per le coppie di fatto. L’unica cosa che si è potuta realizzare però è che gli omosessuali riescano ad ottenere sempre più visibilità. Domenica scorsa circa 150.000 persone hanno sfilato nel centro di Roma con orgoglio, rivendicando la legge e il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Rosalía Sánchez – Berlín – In Germania, il matrimonio omosessuale non viene riconosciuto, ma i contratti di vita in comune, che entrarono in vigore il 1 agosto 2001, offrono le stesse condizioni delle coppie eterosessuali. Esse prevedono, a grandi linee, i diritti di registrazioni con un nome comune di famiglia e una rendita vedovile, così come l’obbligo di condurre una vita e un’amministrazione famigliare congiunta, ad un mutuo mantenimento economico e al compimento congiunto degli obblighi matrimoniali. Non viene permessa l’adozione di figli, ma è concessa l’adozione dei figli del coniuge. Nel 2010, nella Repubblica Federale Tedesca, il numero delle unioni civili tra persone dello stesso sesso ha superato 23.000 coppie. Nella vita pubblica, la normalizzazione è praticamente totale nel caso degli omosessuali. Il ministro degli Esteri e il sindaco di Berlino, Guido Westerwelle e Klaus Wowereit, sono omosessuali e hanno stabilito contratti di unione civile con i loro rispettivi compagni. Le lesbiche, tuttavia, non hanno questa visibilità pubblica.
Carlos Fresneda - Londra – Gli sforzi di David Cameron, per ottenere il matrimonio omosessuale prima delle elezioni in Gran Bretagnia nel 2015, sono soprattutto rivolti verso la Chiesa Anglicana. Il 'premier' ha stabilito un “periodo di consultazione” con l’appoggio della maggioranza parlamentare, inclusi i laburisti, i liberal-democratici e l’ala moderata dei 'tories'. La principale promulgatrice dei matrimoni omosessuali è in effetti la ministra degli Interni e delle pari opportunità, Theresa May, che ha scritto recentemente una lettera aperta al quotidiano conservatore The Times facendo riferimento diretto a quanto accaduto in Spagna: "Il matrimonio dovrebbe essere per tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale. La società è più forte quando si permette ai cittadini di avere una relazione stabile… Questa è un’opinione profondamente conservatrice ".
Xavier Colás – Russia – Le autorità russe non riescono a comprendere che la parola 'gay' si possa scrivere accanto alla parola 'orgoglio'. I tentativi di organizzare manifestazioni rivendicative vengono sempre vietati dalle autorità, che negano il permesso “perché potrebbero dar fastidio ad altra gente". Recentemente un tribunale di Mosca ha approvato la decisione di proibire le marce per l’orgoglio omosessuale per i prossimi 100 anni. I collettivi gay della capitale russa avevano sollevato istanze per quest’anno e per i 99 anni successivi, sfruttando il fatto che la legge non limita il numero di richieste che possono essere presentate. San Pietroburgo, Samara, e le regioni di Ryazan, Novosibirsk, Arjangelsk e Kostroma sono alcune delle zone dove la rivendicazione pubblica dell’omosessualità viene specificatamente vietata a causa della stessa legge che persegue la pedofilia. Nonostante la chiusura istituzionale, il movimento omosessuale sta prendendo piede pian pianino, soprattutto nelle grandi città, dove alcuni giovani non hanno il coraggio di confessare la propria omosessualità. Purtroppo in alcuni casi il prezzo è molto alto, come quello di Ivan Kharchenko, che venne internato in una clinica di disintossicazione di Mosca quando lo scorso mese di aprile osò ammettere ai genitori che gli piacevano gli uomini.
Juan Manuel Bellver – Francia - Francois Hollande ha promesso durante la sua campagna elettorale verso l’Eliseo che avrebbe legalizzato il matrimonio omosessuale e l’adozione da parte di queste coppie. Ora che è stato nominato Presidente della Repubblica Francese, ha già confermato che manterrà la propria parola. Dato che il Partito Socialista ha la maggioranza all’Assemblea Nazionale e al Senato, è prevedibile che il prossimo progetto di legge su questo tema venga approvato in entrambe le camere agli inizi del 2013. Fino ad oggi, la Francia non autorizzava il matrimonio omosessuale e proponeva al suo posto i PACS (Patto Civile di Solidarietà), un contratto legale per le coppie di fatto con diritti simili a quelli del matrimonio e che venne stabilito dal governo socialista di Lionel Jospin nel 1999. Oggi le associazioni di lesbiche, gays, bisessuali e transessuali (LGBT) di Francia sono scesi in piazza, nel giorno dell’orgoglio Gay, per reclamare al nuovo capo di stato che cambi la situazione e, nel corteo che collegava la capitale da Montparnasse alla Bastiglia, hanno richiesto al governo che acceleri l’elaborazione delle norme desiderate. “Non possiamo attendere ancora l’uguaglianza”, recitava lo striscione che apriva la manifestazione.
Nessun commento:
Posta un commento