Ludovico II di Baviera, era figlio di Massimiliano II e di Maria Federica di Prussia, ed è salito al trono a 18 anni nel 1864, a seguito della morte del padre. Conosciuto anche come Swan King (Re Cigno) e Markenkoenig (Re delle favole), fu un personaggio eccentrico la cui notorietà si intreccia con il teatro, con la storia dell’arte e con l’architettura.
In una lettera spedita da Paul a Ludwig datata 5 Maggio, possiamo comprenderne il motivo:
“Mio caro ed amato Ludwig! Ho appena finito di scrivere sul mio diario le impressioni delle bellissime ore che abbiamo trascorso insieme quella sera di una settimana fa che mi hanno reso l’uomo più felice del mondo … Oh, Ludwig, Ludwig, Ti sono totalmente devoto! Non riesco a sopportare le persone intorno a me: mi sono seduto e ancora nei miei pensieri sono con voi... Quanto batteva il mio cuore quando, entrato nella Residenza, ho visto la luce della vostra finestra”.
Quell’estate Ludwig conobbe Richard Hornig, un mozzo di stalla che lavorava ai cavalli del Re. Lo stalliere Prussiano, biondo con due profondi occhi blu, di cinque anni più vecchio del Re, venne immediatamente promosso a capo stalliere e divenne una delle figure più importanti nella vita del suo monarca. Hornig era un cavallerizzo eccezionale, e l’amore di entrambi per i cavalli permise alla loro amicizia di svilupparsi. In poco tempo Hornig divenne presenza costante ed intima del Re. Hornig occupò ben presto l’ufficio Equestre della Corona e Maestro delle truppe a cavallo. Controllava il trasporto dei cavalli, le carrozze, i carri, le stalle, i rifornimenti e si occupava dell’acquisto, della selezione e della formazione degli oltre 500 esemplari equini. Il Re e Hornig spesso visitavano i castelli lontani del regno, gli chalet e i rifugi di montagna, spesso su una carrozza di quattro cavalli ma qualche volta anche su una romantica slitta al chiaro di luna. Quando i due cenavano nei castelli reali, venivano serviti da camerieri con la livrea del XVIII secolo. Fecero anche un lungo viaggio in Germania e Francia, il re viaggiava in incognito col nome di Conte Von Berg. Fu durante questo viaggio che venne annunciato il rinvio delle nozze reali. La comparsa di Richard Hornig nella vita del re fu la causa della rottura con la duchessa Sofia. La relazione omosessuale di Ludwig con Hornig gli fece comprendere che una normale vita coniugale con una donna era impossibile.
Ludwig era ossessionato dal compositore Richard Wagner, che patrocinò con pesanti fanziamenti. Il re si indebitò parecchio per Wagner, fece costruire un enorme teatro a Bayreuth dove venivano messe in scena solo le sue opere, oltre che una villa privata nella stessa città. Wagner praticamente visse sul denaro fornitogli dal re. Invecchiando Ludwig divenne un prigionero di sè stesso, recluso nelle sue stanze ad architettare fantastici castelli di fiaba decorati con affreschi delle scene delle opere di Wagner. Iniziò ad ignorare gli affari di stato, che vennero delegati ai suoi stessi ministri. Fu durante il regno di Ludwig che la Prussia lanciò la campagna di unificazione dei vari regni Tedeschi in un unico Impero Germanico sotto il governo del Kaiser Guglielmo I.
Quando i ministri reali annusarono il fatto che Ludwig stava pianificando la dismissione dell’intero gabinetto e rimpiazzare l’intero organico ministeriale, essi agirono per primi. Complottarono per deporlo costituzionalmente, basandosi sull’infermità mentale, rilasciando successivamente una dichiarazione che non era in grado di regnare. E qui il mistero comincia ad infittirsi. La dichiarazione dei ministri non era supportata da alcun esame medico e dunque la denuncia d’insanità mentale è molto sospetta.
Tuttavia Ludwig è rimasto nel cuore della gente soprattutto per l’eredità dei meravigliosi castelli che richiamano turisti da tutto il mondo. Ancora oggi in Bavaria rivolgendosi a Ludwig il popolo lo chiama “il nostro amato re”.
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