mercoledì 21 agosto 2013

ONDE


Sono passati dieci mesi da quando mi ha lasciato. Più giorni di quanti ne avrei voluti contare.

Mi siedo al timone della barca di legno, che mio padre aveva voluto che io tenessi dopo la morte del nonno Giacomo, la guido verso il centro del laghetto, fermo la barca e mi lascio cullare dalle piccole onde.
Lo faccio spesso. Quando non c’è troppo vento o piove, mi siedo lì. Me ne sto sul lago, con le mie speranze e i miei sogni. Speranze. Spero che lui ritornerà. Spero che mi ritorni l'ispirazione che se n’è andata via con il mio uomo alto e allampanato. Sogni. Sogno del passato, delle sue mani sul mio corpo, delle sue labbra contro le mie. Di come il suo sapore ha indugiato sulle mie labbra per un momento, dopo l'ultimo bacio condiviso in aeroporto.

Il silenzio del lago mi fa sentire come a casa. Io sono fuggito dalla città, lui era un cowboy nel cuore, nato e cresciuto in campagna. Per lui, questo posto e la mia piccola barca erano diventati il suo rifugio, proprio come lo è stato per me.

Mi lego ai ricordi delle interminabili ore trascorse all'interno della nostra casetta, facendo l'amore abbracciati stretti nel letto. Oppure sul pontile, nel periodo estivo, quando il sole schiariva i suoi riccioli biondi e riscaldava i nostri corpi distesi insieme, esausti per l'amore appena consumato. Poi ci stendevamo accaldati alla ricerca della frescura, tra le increspature delle onde sulla riva che colpivano le estremità dei nostri corpi, ci sorridevamo a vicenda solo per un momento, prima che il nostro amore si trasmettesse l’uno nel cuore dell’altro, tempesta che scuoteva le nostre menti, e gridavamo ad alta voce i nostri nomi nel silenzio del lago e dei boschi circostanti.

Insieme potevamo fare tutto. Io potevo scrivere, perché lui era come se fosse la mia musa. Lui poteva comporre la sua musica, perché io ero la sua ispirazione. Le canzoni che scriveva per me erano belle come lui. Le mie parole sulla carta spesso mancavano della sua bellezza ma erano sempre sincere, sempre ad un certo livello, anche se nessun altro poteva dirlo, ma lui me lo diceva spesso.
L’ho avuto per due anni. Per due anni venne qua con me, su questo lago, quasi tutti i fine settimana e durante le vacanze. Stavamo nella piccola casupola prefabbricata non lontana dalla riva, ma lontana dalla civiltà e con l’elettricità che ogni tanto saltava, per colpa del vecchio generatore di corrente. Portavamo l'acqua potabile con noi dalla città assieme al nostro cibo. Non avevamo bisogno di altro se non del mio computer portatile e della sua chitarra. Eravamo felici, sempre felici.

Cos’è cambiato?

Undici mesi fa ha ottenuto un contratto discografico. Ero felice per lui, ma dovevo lasciarlo libero, quando gli chiesero di fare un tour con altri musicisti. Dopo lunghe conversazioni, ci siamo messi d'accordo di non rimanere in contatto. Alla fine del tour e finite le registrazioni, sarebbe tornato da me se ancora mi avesse voluto.

Vederlo salire su quell'aereo, mi ha spezzato il cuore. Per settimane sono stato un disastro, a mala pena avevo la forza di respirare. Perdevo peso e la mia capacità di scrivere. La mia musa era sparita. Dove potevo trovare di nuovo la gioia e l'ispirazione?

Il lago e la barca erano, e sono, vuoti senza di lui. Sapevo che il tour sarebbe finito ai primi di settembre; era riuscito a dirmelo, prima che io lo facessi tacere sui dettagli. Ogni informazione era come un coltello nella mia anima, non volevo sapere. Non volevo una data, solo la certezza che alla fine sarebbe tornato da me, se ancora lo avesse voluto.

Era la fine di ottobre ora. Non ero mai stato qui per più di un paio di giorni da quando mi ha lasciato dieci mesi fa. Non potevo sopportare il ricordo di lui, del nostro amore, di tutto quello che avevo perso. Perché dovevo venire proprio adesso? Perché dovevo rimanere qui da solo, circondato dai ricordi, piuttosto che in città, circondato da persone che non volevo vedere.

Dovrei mangiare. A volte ho appetito, a volte non ne ho per niente. Ma voglio vivere, non morire, così ho mangiato qualcosa ogni giorno. Forse questo non è vivere, è a malapena sopravvivere, ma sono ancora qui, non è vero? Così mi siedo al timone e guido la mia piccola barca verso la darsena. E’ nuvoloso, ma la mattina è stata calda. Ora il vento si sta alzando e un brivido percorre il mio corpo. Indosso solamente una T-shirt e un paio di jeans, raccolgo il maglione che mi aveva comprato per il nostro primo anniversario e me lo infilo.

L’anniversario, la data si sta avvicinando, sarebbe stato il nostro terzo anniversario tra meno di una settimana. Ma lui non sarebbe tornato. Mi sorprendo del mio respiro tremante. Non ho mai pianto da quando mi ha lasciato, non voglio iniziare ora.

Saltando sul piccolo molo, lego la barca, lascio che il mio sguardo vaghi alla foresta sul lato opposto del lago. I colori sono incantevoli, il mio momento preferito dell'anno, ma non ne riesco a godere la bellezza.
Sospirando, mi tiro il maglione sopra la mia testa e poi strofino le mani insieme, cercando di creare un attrito sufficiente per riscaldarmi un po'.

Dovrei accendere il fuoco nel camino per scaldarmi durante la notte. Avevo trascurato il fuoco questa mattina, senz’altro si è spento.

Guardo verso la casetta.

Poi noto una debole scia di fumo che dal camino, sale verso il cielo. Non ha senso. Nessuno conosce questa casa nel bosco. Solo i miei genitori che non sono venuti, e lui.

Il mio cuore batte più forte, il mio respiro si blocca.

Corro verso la casupola, spalanco la porta e lo vedo lì, seduto sul divanetto vicino al camino con un libro in grembo, come se quegli ultimi dieci mesi fossero solo un brutto sogno.

Lui solleva immediatamente il volto e mi guarda con quei suoi occhi azzurri, mentre il sorriso che amo più di ogni altra cosa al mondo appare sulle sue labbra perfette.

"Ti sono mancato, amore?"

5 commenti:

  1. Anche non volendo,la lacrimuccia mi è sfuggita sul finale *.*..più che una breve storia..questa è pura poesia

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  2. Oggi ho visto un bellissimo film "Gone but not forgotten" Bellissimo. e molto in linea con questo racconto. Bello!

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  3. Non conosco il film in questione,ma Onde è bellissimo

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  4. Se riesci a trovarlo, guardalo è splendido! Cercalo qui http://cinegayonline.blogspot.it/

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  5. Se ci sono sottotitoli in italiano ..magari

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