C’era una volta una donna che spettegolava a destra e a sinistra con tutte le sue conoscenti. Parlava con Maria e raccontava di Lucia, parlava con Rita e riportava di Maria, parlava con Lucrezia e sparlava di Maria, di Rita e di Lucia.
Una notte fece un sogno, un enorme mano apparve sopra di lei, e le puntò il dito contro, la donna fu sopraffatta da un opprimente senso di colpa.
Iil giorno seguente andò a parlare col proprio sacerdote e gli raccontò tutto.
“Il pettegolezzo è peccato??” chiese al prete “era la mano di Dio onnipotente che puntava il dito contro di me? Mi dica: ho commesso peccato?”
“SI” le rispose il confessore “Hai detto falsità sul conto di un tuo simile, hai messo a repentaglio la sua reputazione, dovresti pentirtene dal profondo del tuo cuore”.
Allora, la donna disse di essere pentita, e chiese il perdono.
“Non avere fretta” disse il sacerdote “vai a casa tua prima, prendi un bel cuscino e portalo sul tetto. Squarcialo bene con un coltello, e poi ritorna da me”.
Cosi la donna andò a casa, prese un cuscino dal letto, un coltello in cucina, salì sul tetto, salendo dalla scala antincendio e squarciò il guanciale.
“Hai squarciato il cuscino con il coltello?” chiese lui.
“Si…“
“E il risultato qual è stato?”
“Piume” disse lei.
“Piume?” fece eco il sacerdote.
“Piume dappertutto”.
“Ora voglio che tu torni a casa, a raccogliere tutte le piume volate via con il vento”.
“Ma…” ribattè la donna ”non è possibile, non so dove siano finite, il vento le ha portate chissà dove”.
“Questo è il pettegolezzo” concluse il buon parroco.
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