sabato 28 febbraio 2015

LA STRANA COPPIA


"I pettirossi (Robin in inglese) sono così banali. Da oggi chiamami Uccello del Paradiso"

venerdì 27 febbraio 2015

OGGI SPOSI ANCHE IN CILE




Articolo di Paolo Minucci pubblicato sul sito ProNews.it il 3 febbraio 2015

Anche il Cile compie finalmente un passo avanti importante verso il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali. Dopo un decennio di dibattiti e di proposte legislative, il Congresso ha approvato pochi giorni fa l’AUC (el Acuerdo de Unión Civil) che, per la prima volta, riconosce i diritti delle coppie sia di sesso opposto che dello stesso, che decidono di convivere pur senza convolare a nozze.
Il provvedimento è stata una delle bandiere dei movimenti che si battono per il riconoscimento della diversità sessuale e nel giro di sei mesi sarà operativa a tutti gli effetti consentendo quindi l’unione civile anche per gli omosessuali.
“Ci permette di riconoscere ufficialmente le diverse forme di famiglia che ci sono nel nostro paese e di proteggerle tutte” – ha osservato il portavoce del Governo socialista, Álvaro Elizalde – “Stiamo gettando le basi per costruire un Cile per tutti: un paese che non discrimina”.
La nuova normativa crea una nuova figura di stato civile, quella dei conviventi, si applicherà a circa due milioni di coppie con o senza figli che hanno scelto di vivere insieme senza sposarsi e che, fino ad ora, non avevano possibilità di regolamentare la propria posizione in quanto nucleo familiare dal punto di vista patrimoniale, della sanità pubblica né, ovviamente, in termini di previdenza sociale o di eredità.
L’iniziativa è ovviamente particolarmente significativa perché per la prima volta lo Stato riconosce e protegge le unioni omosessuali, considerandole formalmente un famiglia. “Oggi noi diventiamo finalmente parte dell’ordinamento giuridico” – ha sottolineato Luis Larráin, il presidente della Fundación Iguales, una delle organizzazioni che con maggior forza si è battuta per questo traguardo.
Il progetto di legge sulle unioni civili è stato spinto inizialmente dal Governo di destra del ex-presidente Sebastián Piñera (2010-2014), e la sua approvazione è stata uno dei cavalli di battaglia della socialista Michelle Bachelet, attualmente presidente del Cile, che aveva promesso di portare al termine dell’iter legislativo la proposta durante il primo anno di mandato.
Missione compiuta non senza qualche sorpresa, considerando che il Cile è un paese dalla tradizione fortemente cattolica. Basti pensare che solo nel 2004 è stata promulgata una prima legge sul divorzio e l’aborto è considerato ancora pratica illegale.
Gran merito, dunque, risiede nella grande mobilitazione sociale avuta nei mesi e negli anni passati con 35 manifestazioni, 72 proteste, 20 campagne e sei progetti di legge e 11 anni di attesa secondo il Movimiento de Integración y Liberación Homosexual (Movilh). Lo stesso storico dirigente del Movilh, Rolando Jiménez, ha affermato che si tratta di un passo storico contro la discriminazione e per il progresso di diritti umani, chiudendo uno dei capitoli sulla lotta per l’uguaglianza e iniziando a scrivere nuove pagine sulle nuove sfide che ci attendono.
Il prossimo 14 febbraio, sia il Movilh che il Registro Civil, organizzeranno manifestazioni simboliche per informare nei dettagli la popolazione sui caratteri di queste nuove unioni, nell’attesa che in estate possano diventare effettive.

Il passo avanti del Cile nel riconoscimento dei diritti civili segna profondamente, e in positivo, quella che può essere la direzione da seguire in una America del Sud sempre più protagonista della vita economica e sociale nel mondo. La speranza è che presto questa ventata progressista contagi anche altri paesi che, pur collocati in contesti permeati di conquiste sociali, risultano ancora restii a simili innovazioni. Paesi, facile a dirsi, come il nostro.

giovedì 26 febbraio 2015

GNOCCHI CON ROMBO

Niente pesce in questa ricetta settimanale, il rombo è di tutt'altra origine, dunque chi non ama il prodotto ittico potrà gustarsi ugualmente questo piatto di gnocconi del giovedì. Dicono che la moto e l'appendice mascolina siano inversamente proporzionali, più è grosso è il mezzo di trasporto, più è piccolo l'attrezzo del proprietario. Sarà vero? Forse è solo una leggenda metropolitana, sta di fatto che un bel manzo con un motore tra le gambe è comunque un gran bel vedere. Buoni gnocchi rombanti a tutti.


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martedì 24 febbraio 2015

BUIO, LUCE, OMBRE E FANTASIA


DAL BUIO ALLA LUCE - Kate Sherwood - Dreamspinner Press

Seguito di Fuori dall’oscurità
Serie Un cavallo nell'ombra, Libro 3


Jeff, Evan e Dan vivono insieme felici da due anni. Ci sono ancora dei problemi, soprattutto tra Evan e Dan, ma la maggior parte delle volte riescono a trasformare le divergenze personali in tensione sessuale che puntualmente risolvono: nessuno di loro ha di che lamentarsi.

Ma un giorno si presenta da loro la sorella di Dan, che lui non vedeva da molti anni e che adesso è incinta di sette mesi e in fuga dalla legge, e la situazione da complicata diventa disastrosa. Jeff ed Evan vogliono aiutarlo, ma Evan è distratto dai propri timori per la sicurezza di sua sorella e Jeff dai tentativi di tenere nascosti i propri problemi di salute. Mentre la sorella di Dan lotta col passato, Evan sembra intenzionato a giocare d’azzardo sul suo futuro. Con i sentimenti e i legami familiari a tirarli in direzioni diverse, i tre dovranno riuscire a restare uniti o le persone che amano potrebbero separarli.

Voto
Dei primi due ne avevo parlato qui. Non posso che confermare quanto già espresso la volta scorsa. Il menage a trois non è reale, potrebbe esserlo quello a quattro, dove le due coppie potrebbero avere un cammino separato ma il dispari proprio non funziona. Troppo inverosimile. Questo poi è anche un romanzo un po' troppo ripetitivo, il finto rapimento, poi il rapimento vero, il papà cattivo e la sorella che non si sa bene da quale parte stia. Poi ancora l'ospedale e l'ospedale e l'ospedale. Finiscono tutti all'ospedale. Ma dai!!! Comunque anche i tre diventeranno papà e vissero tutti felici e contenti. No, decisamente non riesce ad entrare nelle mie grazie. La narrazione e comunque valida e avvicente quindi confermo le tre stelle, senza andare altre.

NB Il voto è del tutto soggettivo e viene strutturato ad un massimo di cinque stelle: scarso, sufficiente, discreto, ottimo, eccellente.

lunedì 23 febbraio 2015

MANI


Incontro di due mani
in cerca di stelle,
nella notte.
Con che pressione immensa
si sentono le purezze immortali!
Dolci, quelle che dimenticano
la loro ricerca senza sosta,
e incontrano, un istante,
nel loro circolo chiuso,
quel che cercavano da sole.
Rassegnazione d'amore,
tanto infinita come l'impossibile.

J. R. Jimenez

domenica 22 febbraio 2015

GESU' E' SOLO




I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». (Mc. 1, 12-15)

Il Vangelo di Marco comincia con una semplice affermazione: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”. Giovanni Battista, che aveva annunciato la sua venuta come imminente, battezzò Gesù nel Giordano e in quell’occasione lo Spirito diede testimonianza di Gesù. Marco accenna soltanto al periodo nel deserto e alla tentazione. È il preludio all’inizio del ministero pubblico di nostro Signore. Il suo primo richiamo, che ci viene ripetuto questa domenica, è: “Convertitevi e credete al vangelo”. Egli comincia proprio da quello che era stato il punto centrale dell’insegnamento di Giovanni Battista.
La Quaresima è soprattutto un periodo di riflessione sui misteri della nostra redenzione, al cui centro sono l’insegnamento e la persona di Gesù Cristo. Il Salvatore ha assunto forma umana, cioè quella che è la nostra condizione, e non è nemmeno stato risparmiato dall’esperienza della tentazione. Nella sua natura umana, Gesù ha vissuto in prima persona cosa significhi respingere Satana e porre al primo posto le cose divine. Il nostro Signore e il nostro Dio è in tutto nostra guida e modello.
Cercare di conoscere Cristo significa anche prendere coscienza di quel nostro bisogno di cambiamento di vita che chiamiamo “pentimento”. In particolare è mediante la liturgia della Chiesa che ci avviciniamo a Cristo e facciamo esperienza della sua presenza in mezzo a noi.
Nella liturgia, diventiamo “uno” con Cristo nel mistero grazie al quale egli ha riscattato il mondo.

venerdì 20 febbraio 2015

IL PRETE E' NUDO


Quando il pastore omofobo ha un passato da pornostar gay

Articolo di Roberto Russo pubblicato su queerblog.it il 3 febbraio 2015

È proprio il caso di dirlo: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. La storia scoperchiata (perdonatemi il gioco di parole) in questi giorni è di quelle che fanno un po’ sorridere e un po’ riflettere. Siamo nel Portorico dove un pastore – José Santiago, di trentatré anni – è noto per le sue posizioni contro l’omosessualità: come molti altri suoi correligionari ritiene che l’omosessualità possa essere guarita, soprattutto con l’intervento di Dio. I suoi sermoni sono molto calorosi e lui, che è sposato con una donna, batte e ribatte sullo stesso punto.
Poi un giorno succede che qualcuno scopre che il buon José Santiago prima di essere uno zelante pastore, era un ancor più fervente attore di film a luci rosse, gay. E così iniziano a spuntare da ogni parte nella rete film con il pastore – che all’epoca delle sue performance si faceva chiamare Gustavo Arrango.
I suoi fedeli parrocchiani hanno visto i filmini in questioni (per informazione, mica per altro…) e sono rimasti sbalorditi dalle prestazioni di José, quando era Gustavo, tra le lenzuola e dinanzi alle telecamere, e così sono arrivate molte, moltissime richieste di abbandonare il suo incarico di pastore. Già qualche tempo fa erano uscite delle voci su di lui, ma si erano fermate al fatto che fosse uno spogliarellista. Ora invece è stato scoperto un altro aspetto della sua vita.
José Santiago lascerà? Macché! È un’occasione in più per portare avanti la sua campagna antigay. L’omosessualità si può curare e lui ne è la prova concreta: egli stesso è “guarito” quando è stato “toccato da Dio”. Afferma che nel suo passato era gay e “partecipava ad attività omosessuali, però Dio mi ha toccato, mi ha trasformato, Dio mi ha posto accanto una donna che amo e che mi ama”. Perché, ovviamente, lui è sposato con una donna.

E per quel che riguarda i filmini? Sostiene anche di non ricevere più alcun diritto d’autore dai suoi film a luci rosse e che tutti fanno cose di cui poi si pentono: “Quella era la mia vita prima di conoscere Dio”.

giovedì 19 febbraio 2015

GNOCCHI CON LE MOSTRINE

Probabilmente il 50 per cento dei seguenti gnocchi non veste una vera uniforme, ma gli gnocchi di questa settimana sono decisamente interessanti. Poliziotti, militari, marinai, aviatori... di tutto e di più. Da qualcuno mi farei arrestare più che volentieri. Voi che ne pensate? Buon appetito!


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