mercoledì 30 novembre 2011

IL DIO DEL THUONO

Sinceramente si può fare a meno di vederlo questo film. Io l’ho acquistato per avere la cinematografia completa di Kenneth Branagh, di cui sono un fan accanito. Devo dire però che in questa pellicola mi è scivolato decisamente verso il basso. Probabilmente il bell’irlandese lo ha diretto solamente per una questione di incassi commerciali: il genere super-eroi va molto di moda ultimamente a Hollywood e dintorni. Sto parlando naturalmente di “Thor” pellicola uscita nelle sale ad aprile di quest’anno e recentemente pubblicato in DVD.
Dunque partiamo dal protagonista, Chris Hemsworth, che è decisamente un bel vedere ma a recitare è più vicino alle compagnie dei guitti che non alle alte sfere cinematografiche. E’ un attore australiano molto più bello al naturale che non nelle vesti del mitico Re del Tuono e soprattutto… molto più bello che attore.
Ma veniamo alla pellicola che, come tutti sanno, si ispira alle avventure del super eroe della Marvel di cui, in questa pellicola, viene raccontata la versione romanzata.


Odino padre di Thor (Anthony Hopkins) era riuscito a sconfiggere Laufey, re dei Giganti di ghiaccio, costringendolo alla resa privandolo dell’arma più potente dei Giganti, lo Scrigno degli Antichi Inverni, e del figlio Loki che adotta come figlio proprio. Qualche millennio dopo, la tregua tra Asgard, patria di Odino, e Jotunheim, abitato dai Ghiaccioli, viene minata da un grave avvenimento: un drappello di giganti si introduce nel palazzo di Odino per recuperare lo Scrigno. La missione fallisce ma la loro azione riesce ad interrompere la cerimonia d’incoronazione di Thor a re di Asgard. Per questo motivo, il principe dal carattere irruento, contro la volontà del padre si reca nella terra dei giganti per ottenere vendetta dell’affronto, coinvolgendo il fratello Loki, e i guerrieri Sif, Volstagg, Fandral e Hogun. Irritato dal comportamento immaturo e irresponsabile Odino decide di esiliare il figlio e privarlo dei poteri. La destinazione è Midgard che si scopre poi essere il pianeta terra, e più esattamente il New Mexico, dove Thor viene soccorso da un’equipe di astrofisici capeggiati da Darcy (Natalie Portman). Il martello di Thor, Mjolnir, si conficca nel deserto creando un cratere che attira l’attenzione della popolazione locale e successivamente dalle forze armate terrestri, più precisamente dello S.H.I.E.L.D.
Nel frattempo ad Asgard, Odino sorprende Loki con lo Scrigno di Laufey. Loki gli chiede il perché possa toccarlo senza danno e Odino gli rivela la sua vera origine e il fatto che l'abbia adottato per stabilire una tregua con i Giganti. I due hanno quindi una discussione, nella quale Loki gli rinfaccia di non essere mai stato amato quanto Thor e di essere sempre stato trattato diversamente. Odino, addolorato per tutto ciò che è successo con i suoi figli ed esausto per i lunghi secoli di regno, cade nel "Sonno di Odino" (una sorta di letargo rigenerante, in cui riesce a vedere tutto ciò che accade intorno a lui ma non gli è possibile intervenire. Inoltre, essendo stato rimandato per troppo tempo, tale letargo è ora così profondo che il sovrano rischia di non risvegliarsi più). Loki quindi ne approfitta per prendere la reggenza di Asgard e con un sotterfugio convince il fratello di non poter far niente per lui. Dopo una serie di peripezie, Thor riconquista il magico martello, ritorna ad Asgard, sconfigge il fratello, risveglia il padre, s’innamora della astrofisica e salva capra e cavoli. E vissero tutti felici e contenti.

The End.  

Come già detto, il film non è niente di speciale. La recitazione è pressochè scadente, persino il bravissimo Hopkins e la altrettanto brava Portman non sono alla loro più brillante interpretazione: li abbiamo ammirati in altre pellicole ma in questa proprio non convincono. La fotografia è sufficiente anche perché aiutata tantissimo dalle colossali scenografie fantascientifiche.  Belli i costumi anche se non sono aderenti alle interpretazioni della Marvel. I dialoghi rasentano il risibile e la regia lascia alquanto a desiderare. Insomma un fumettone che va bene per i ragazzini. Speriamo non facciano dei sequel. Se proprio dovessero farla mi auguro che ci inseriscano e che diano più spazio a Joshua Dallas che interpreta Fandral, l’unico che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso. 
Prossimamente recensione su un altro film Marvel: X-Men L'inizio.
Un caro saluto

Nessun commento:

Posta un commento