venerdì 25 gennaio 2013

JODIE FOSTER E IL COMING OUT

Articolo di Giuseppina La Delfa del 17 gennaio 2013 pubblicato su Huffington Post Italia


Jodie Foster
Jodie Foster ha fatto coming out. Ha detto semplicemente che ha condiviso la propria vita con un'altra donna per un lungo periodo, che insieme hanno avuto e cresciuto due ragazzi. Per tante persone non è stata una grande sorpresa. Era di dominio pubblico da almeno 5 anni ma è stato bello vederlo esplicitato.

Per tanti altri è stato dato come una notizia bomba ed è rimbombata in effetti da una parte all'altra del globo e da un media all'altro. Personalmente sono felice che un personaggio così amato e così ammirato nella sua professione dica in modo cosi semplice le cose come stanno. Si mi ha commosso il suo modo tra il serio e lo scherzoso di parlare di ciò che ha più a cuore, i suoi figli, la sua ex compagna di vita, la sua famiglia, sua madre, la gente che ama.

Anderson Cooper
Scorrendo però i commenti alla notizia sono stata davvero urtata dalla scurrilità, a volte, dall'omofobia, spesso, dalla stupidità, notevole e dominante, che uscivano fuori dalle tastiere di certi individui. Un commento, che potrebbe apparire quasi simpatico, e che tornava spesso è stato: "peccato, proprio una bella gnocca sprecata!" Al che mi viene da rispondere a tono, plagiando lo strepitoso Robert Preston nel bellissimo Victor Victoria : "non vi preoccupate che non è sprecata per tutti!"

Ma i commenti piu sgradevoli, l'espressione per me della peggiore imbecillità crassa sono quelli che riassumerei in questo: "ma chi lo vuole sapere ciò che fa della sua passera!"

E questo è stato ripreso con un pò piu di eleganza perfino da un sessuologo. Marco Rossi dice :

Zachary Quinto
"Chi siamo noi per decidere quando una persona deve fare coming out? Nessuno può arrogarsi questo diritto. E se anche Jodie Foster avesse deciso di ammetterlo perché non ha più nulla da perdere, beh, quello dei Golden Globe è il "suo" momento, quello deciso da lei. Sembra che le persone famose abbiano il dovere di dirlo. Ma siamo solo noi i morbosi e curiosi che vogliamo sapere cosa fanno gli altri nel letto".

A questa esternazione del Signor Rossi, che davvero porta bene il suo cognome perché è comunissima, vorrei rispondere con due serie di argomentazioni: la prima riprende la vergognosa pretesa di considerare il coming out di Foster (e di altri) come una rivelazione sulla sua vita sessuale.

Tiziano Ferro
Chi ha preso il tempo di ascoltare il discorso della Foster (e di altri) ammetterà che in nessun momento si parla della sua sessualità e di ciò che fa con la sua 'passera'! Anzi, dice proprio che è single! Perciò 'la passera' sembra l'ultima delle sue preoccupazioni in quel momento ed è davvero l'ultima cosa che una persona attenta e sensibile si sognerebbe di sentire in quelle parole che dicono di amore, di affetti, di responsabilità di trasparenza, di paure, di felicità...
Il discorso di Jodie Foster alla cerimonia del Golden Globe 2013

Non che 'la passera' non sia importante, s'intende. Lo è, eccome, come per tutti quanti, spero. Ma ciò che la gente comune rimprovera a Foster e a tutte le persone omosessuali visibili non è la loro sessualità (che non è poi così diversa dalla sessualità degli eterosessuali, come diceva Boccaccio "un buco è un buco") ma è proprio la loro affettività, il dire in modo così sereno la felicità, la bellezza, la forza delle loro relazioni d'amore.

Ricky Martin
La sessualità è davvero l'unica cosa alla quale le persone omosessuali hanno sempre avuto accesso con grandissima libertà a condizione però di rimanere discreti. Scopa ma taci. Scopa con chi vuoi ma torna a casa e fai il buon padre di famiglia, la moglie perfetta, la madre esemplare.

Tutto un mondo fatto di ipocrisie che si sgretola ogni volta che si fa coming out e tanto più quando chi lo fa è un modello per parte della gente. Il coming out non parla di sessualità che è un affare intimo e privato ma dice chiaramente "si può essere felici e vivere relazioni affettive appaganti, piene, intense fra persone omosessuali" e ancora: "le nostre relazioni possono essere prescelte e piene di futuro e possono essere vissute alla luce del sole nella trasparenza, senza vergogna e con orgoglio".

Gareth Thomas
Perciò, e arrivo alla mia seconda critica al dottor Rossi e a tutti quelli che pensano come lui: per me il coming out deve essere fatto, per me è un dovere civico e morale nei confronti di tutto ciò che abbiamo subito nei secoli, per tutte le volte in cui abbiamo rinunciato a essere felici, per tutte le volte in cui sono morti adolescenti rifiutati dai genitori, per tutte le volte in cui un padre e una madre si nascondevano e morivano dentro nel silenzio e la vergogna, per tutte le volte in cui i nostri figli vengono guardati storti dai benpensanti, per tutte le volte in cui ci siamo noi nascosti e vergognati di essere.


 Fare coming out, Signori Rossi, non ha nulla a che vedere con 'la passera', con 'l'uccello' e con il letto. Ha a che vedere con la dignità, col rispetto, con l'orgoglio, con la vita vissuta a testa alta.

Grazie Jodie Foster.
Neil Patrick Harris

Grazie Tiziano Ferro.

Grazie a tutti voi che date ai giovani la voglia di vivere a testa alta.

Agli ipocriti poco intelligenti che si nascondono dietro la facciata della loro piccola sicurezza consiglio di correre a comprare le riviste dove si sa tutto sulle storie di 'passere' e 'uccelli 'eterosessuali Doc che inondano le nostre edicole.

Mi dispiace se siete delusi ma ogni volta che un personaggio, famoso o no, fa coming out, parla della sua umanità tutta e non vi racconta mai ciò che fa a letto, quando lo fa e con chi lo fa.

E per i gay e le lesbiche famosi e potenti ancora nascosti, io non ho nessun rispetto ma solo un po' di compassione.

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